Slot, già pronto il ricorso contro i divieti comunali

L’avvocato di Euromatic: «Impugneremo il nuovo regolamento di Trento» Ricorso (depositato oggi) anche contro le norme approvate da Riva


di Mara Deimichei


TRENTO. Il Comune di Trento ha appena approvato il regolamento in materia di gioco d’azzardo ed è praticamente pronto il ricorso al Tar.

La presentazione - spiega l’avvocato Michele Busetti che tutela gli interessi di Euromatic - avverrà nel momento in cui la delibera apparirà ufficialmente sull’albo pretorio. Ma non ci sono dubbi che il Tar si occuperà anche della delibera di Trento. «Domani (oggi per chi legge, ndr) sarà depositato - spiega il legale - il ricorso contro la decisione presa in materia di slot machine del Comune di Riva e per i primi di giugno è fissata l’udienza per discutere della sospensiva da noi chiesta sulla delibera del Comune di Moena». Insomma una battaglia a tutto campo contro le decisione che sono state prese in materia di gioco d’azzardo. «Abbiamo anche trovato una cosa molto strana - spiega ancora Busetti - sulle delibere che sono state votate dai comuni di Cles e di Riva. Le premesse - che trattano del fenomeno della ludopatia (ossia il gioco d’azzardo patologico) sono praticamente identiche e questo per noi dimostra la carenza di istruttoria».

Busetti risponde anche all’amministrazione di Trento che - parlando del ricorso di Moena - ribatte dicendo che si tratta di un caso specifico. «Possono cambiare alcuni aspetti - dice - ma il cuore del ricorso riguarda tutte le delibere che sono state fino ad ora approvate».

Argomentando il ricorso presentato contro Moena l’avvocato spiegava che si tratta di una delibera illegittima e una legge incostituzionale. Il punto di partenza è la legge provinciale che ha stabilito che i Comuni possono adottare i provvedimenti necessari per limitare o evitare arrivo di nuove slot dando un limite minimo di distanza (300 metri) dai cosiddetti luoghi sensibili.

Ne vengono indicati alcuni «in particolare» come scuole e case di cura, ma tutto il resto - e quindi anche il limite massimo di distanza - viene lasciato alle singole amministrazioni. Nelle delibera il legale solleva il problema della violazione delle norme per la tutela della libertà d'impresa. Nel ricorso poi si tocca il concetto di concorrenza visto che i limiti valgono per slot machine e via dicendo ma non per altri giochi con esborso i denaro come il Lotto, il Gratta e vinci e via dicendo. Infine viene sottolineato un principio di incostituzionalità. La corte costituzionale - proprio in relazione ad una legge trentina - aveva detto che la questione «giochi» rientra nell'ordine pubblico che è competenza esclusiva dello Stato. Intanto l’appello on line del Trentino sfiora le 2.500 adesioni. Il fine è quello di arrivare ad avere una legge nuove e adatta ai tempi sul tema del gioco d’azzardo. Per unire la propria firma a quelle che già ci sono in calce all’appello, si possono scegliere due strade. O si accede al sito www.giornaletrentino.it oppure si spedisce in redazione il tagliando qui sopra.

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