Sindaco, centrodestra al palo E da Poggio un addio al veleno 

Verso le comunali del 3 maggio. Ieri il segretario della Lega Bisesti ha sentito tutti i partiti in vista del conclave forse  non risolutivo di domani. Sull’altro fronte al via la macchina elettorale di Ianeselli tra boom social ed una sede in periferia


Gianpaolo Tessari


Trento. L’Emilia incombe sulle scelte del centrodestra trentino che, per ora, resta al palo sull’investitura del proprio candidato sindaco. Perché? La Lega se il 26 dovesse vincere nel feudo baluardo del centrosinistra, potrebbe aumentare le già notevoli pressione sul segretario Mirko Bisesti a scegliere un proprio uomo anche Trento. Per domani vi è in programma una riunione della coalizione che in Provincia sostiene Maurizio Fugatti e che, nelle intenzioni, dovrebbe sostenere anche un candidato sindaco ugualmente condiviso. Ieri sera Bisesti ha visto molti partiti della coalizione, uno alla volta, alla ricerca della quadratura per il candidato più adatto.

Vertice non ultimativo

I nomi sono quelli già fatti, la loro disponibilità non è ad ogni costo e senza limiti di tempo. Il segretario confidava di ragionare su tre papabili. Fonti bene informate frenano sulla necessità di dover chiudere domani in fretta e furia e sull’opportunità di ripresentare agli elettori nomi che hanno già avuto la stessa identica chance e sono stati sconfitti. Sul fronte del centrosinistra Franco Ianeselli intanto ha raggiunto e superato in un battibaleno il limite massimo dei 5000 amici su Facebook ed ha dovuto aprire la classica “pagina” da personaggio politico, quella che non mette limiti numerici ai follower. I messaggi sul telefonino l’ex segretario generale della Cgil per ora non riesce a leggerli ed ha attivato un indirizzo “scrivimi@francoianeselli.it”: «Ma nei prossimi giorni risponderò a tutti. Ci stiamo organizzando, ma è molto bello che mi arrivino tante sollecitazioni su che cosa la gente vuole e pensa per la città. Ci saranno ovviamente modi ed occasioni per incontrarsi e tra breve apriremo la sede del comitato che mi appoggia nella corsa a sindaco. Non ho in mente la classica soluzione con vetrina sulle strade del centro. Penso ad una scelta anche meno centrale, ma con spazi dove si possa confrontarsi» osserva il candidato sindaco.

La signora degli anelli

Intanto la prorettrice Barbara Poggio fa sapere di non avere intenzione di candidarsi. Lo dice utilizzando i social, suo mezzo prediletto, e la notizia si ricava leggendo sino alla fine un post sterminato, utilizzando una prosa che fa pensare al Signore degli Anelli. In estrema sintesi Poggio dice che in corsa erano in sette: «Tra il popolo cominciò a serpeggiare il malumore per la troppo lunga e inconcludente attesa e si alzarono alcune proteste. E fu a quel punto che uno dei sette, uomo stimato per la perizia nell’arte della negoziazione, si offrì di prestar opera di conciliazione tra le parti, trovando contentezza e ricomposizione». Dunque Poggio definisce, senza nominarlo, Ianeselli come il negoziatore scelto da tutti e dedica le ultime righe al suo, di lei, farsi da parte. Con coloriture vagamente oscure (sì, pare Tolkien se non fosse che si tende ad associarlo alla destra): «Quanto alla donna, lei seguitò a coltivare il sapere e a contribuire alla sua diffusione, curandosi che altre non ne fossero escluse. E continuò altresì a raccontare ciò che aveva imparato da questa vicenda, perché altre dopo di lei potessero un giorno di farsi strada nel regno. Così da porre fine, se ce ne fosse stato bisogno, all’arrogante violenza di Sàlvon e dei suoi Hatari, ma anche al più invisibile e subdolo fiele di cui era intriso il mormorio dei notabili». Ecco, una potenziale candidata sindaca, prima scelta di Futura, sceglie l’ addio al veleno.













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