Sindacati in piazza per il contratto della sanità privata

Trento. I sindacati scendono in piazza contro la mancata ratifica del contratto nazionale dei lavoratori della sanità privata. Il 31 agosto Cisl Fp e Uil Fpl sanità in piazza per chiedere la...



Trento. I sindacati scendono in piazza contro la mancata ratifica del contratto nazionale dei lavoratori della sanità privata. Il 31 agosto Cisl Fp e Uil Fpl sanità in piazza per chiedere la revisione degli accreditamenti a vantaggio dei cittadini e degli operatori de settore: «Quanto accaduto nell'ambito delle trattative per la definizione del contratto Sanita' Privata Aris Aiop rappresenta un gravissimo precedente che mette in discussione un sistema consolidato di relazioni sindacali. Non possiamo accettare un comportamento tanto irresponsabile di quelle stesse controparti che, solo alcune settimane fa, avevano firmato, dopo una lunga trattativa, una pre-intesa che oggi cercano irresponsabilmente di disconoscere».

Lo dichiarano i segretari generali di Cisl FP e Uil FPL sanità, Beppe Pallanch e Giuseppe Varagone, commentando la mancata ratifica definitiva del contratto collettivo delle lavoratrici, dei lavoratori e dei professionisti della sanita' privata italiana.

«Parliamo di un rinnovo contrattuale che attendono oltre 100mila donne e uomini in Italia e 2000 in Trentino che, al pari dei propri colleghi del servizio sanitario pubblico, si sono messi in gioco in prima persona per salvare vite umane durante l'emergenza Covid. Ad oggi viene negato loro un diritto alla giusta retribuzione, con un contratto collettivo scaduto da 14 anni e dopo 3 anni di trattative e la pre-intesa del 10 giugno scorso».

«Aris ed Aiop- continuano i segretari- e le imprese a loro iscritte, fanno grandi profitti con risorse pubbliche ma non hanno certo nessun riguardo nemmeno per i cittadini che dovranno avere servizi sanitari nelle loro strutture e che rischiano di subire i disagi inevitabili delle mobilitazioni e delle proteste verso chi si rifiuta di rinnovare il contratto dopo l’ accordo raggiunto e aver ottenuto piene rassicurazioni economiche dal Ministero della Salute e dalla Conferenza delle Regioni e delle Province Autonome per coprire parte del costo economico del rinnovo».

«Chiediamo- concludono i due segretari- che la Provincia Autonoma di Trento e il Governo facciano immediatamente sentire la propria voce in difesa dei diritti di lavoratrici, lavoratori e professionisti, impegnandosi, in caso di mancato rinnovo, per una revisione integrale del sistema degli accreditamenti, cosi' giudichiamo inaccettabile da parte della Giunta aver allargato la convenzione senza un confronto con il sindacato. Sbaglia la Provincia a continuare ad implementare i servizi senza chiedere il rispetto dei contratti di lavoro. È inaccettabile il mancato coinvolgimento della parte sindacale in un settore così delicato per le ricadute sui cittadini e sul personale delle strutture della sanità privata e dell’assistenza».













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