TRIBUNALE

Sindacalista perseguitato dal vicino che gli canta «Faccetta nera»

L’ex operaio (e sindacalista) alla Michelin ha denunciato l’uomo per stalking: «Quando mi incontra canta la canzone, adesso cambio strada per evitarlo»



TRENTO. Dalla mattina alla sera, senza nessuna modifica del repertorio. Immancabilmente al vecchio e storico sindacalista socialista, una vita trascorsa da operaio alla Michelin e anche nelle piazze a protestare per i diritti dei lavoratori, tocca sentire l’odiata canzone «Faccetta nera». Ogni volta che incontra il suo vicino, per le scale o nell’androne del palazzo, sul Lung’Adige. Sempre e comunque.

Una situazione pesante per l’uomo che è diventata una denuncia per stalking. Sulle prime, lui ha provato a reagire, ma questo non faceva altro che stuzzicare il vicino che invece di smettere cantava più forte. Così il vecchio sindacalista ha cercato di cambiare tattica e ha reagito con il silenzio alle note della canzone fascista, ma non ha funzionato.

Così l’uomo si è rivolto all’avvocato Claudio Tasin per stendere una denuncia per stalking nei confronti del vicino. Le ragioni le racconta lui stesso: «Non tollero queste provocazioni e vorrei che smettesse. Se non lo farà sarò costretto ad andare fino in fondo e a trascinarlo in Tribunale. Ormai sono arrivato al punto di dover cambiare strada quando lo vedo da lontano per non sentire quella provocazione».













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