«Si trovi un’altra sede al Centro sociale Bruno» 

Centro storico. Il consiglio della circoscrizione ha indicato tra le priorità che si trovi una collocazione. Zannini (Altra Trento): «Il Comune non può chiamarsi fuori dallo sfratto»


Daniele Peretti


Trento. Il consiglio di circoscrizione Centro Storico – Piedicastello ha indicato tra le priorità delle opere da inserire a bilancio, una nuova sede per il Centro Sociale Bruno. La proposta è stata presentata da Jacopo Zannini de L’Altra Trento. Per Zannini il Comune non può chiamarsi fuori dalla vicenda dello sfratto del centro sociale, in quanto chi lo frequenta è in massima parte residente nel comune di Trento e l’amministrazione comunale potrebbe intervenire allo scopo di offrire una sede a tutte quelle associazioni attive all’interno del centro sociale, mettendole così in condizione di proseguire nella loro attività. “Servirebbe un fabbricato centrale, sufficientemente ampio – ha detto Zannini – che dia ospitalità alle associazioni, lasciando alla Provincia la diatriba dello sfratto e la risoluzione del contratto di comodato di uso gratuito in corso col centro sociale”. Dal momento che ad essere sfrattata sarà anche l’Opera Bonomelli, il Comune è chiamato a dare una risposta che potrebbe anche riguardare entrambe le realtà: le associazioni che attualmente operano all’interno del Bruno, potrebbero seguire l’attività diurna con i corsi d’italiano, formazione professionale creando una possibilità di supporto ai senza tetto, nelle ore di chiusura dell’Opera Bonomelli. La richiesta è stata approvata dal consiglio. Al di la dei tempi ristretti perché il Comune ha eventualmente tempo fino a novembre per concordare un intervento che non sarebbe più possibile nel semestre pre elettorale, potrebbe però rappresentare un’alternativa. Infatti tra centro sociale e Provincia le possibilità di trattativa sono minime, mentre potrebbero essere maggiori col Comune ancora amministrato dal centrosinistra.

Ma il centro sociale è anche al centro della protesta dei residenti, di cui si è fatto portavoce il Comitato Residenti Piedicastello, che ha lamentato il disturbo notturno arrecato specialmente il venerdì e il sabato sera, con un alto volume della musica anche dopo le 4 di notte. Il consiglio ha chiesto l’intervento della Polizia Municipale per una verifica ed eventualmente per un’azione sanzionatoria. Nel frattempo gli uffici hanno confermato la disponibilità ad “un tavolo di confronto aperto con i rappresentanti dei pubblici esercizi e dei residenti, inerente alle problematiche collegate al disturbo serale della quiete pubblica nella zona di Piedicastello. Si attende la disponibilità del presidente di circoscrizione o di un suo delegato, al fine di organizzare un incontro con le categorie”. E’ quanto si può leggere nella nota del Comune e comunicata ai consiglieri.













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