rovereto

Si rompe la tubatura centinaia di famiglie restano senza acqua

In via Calcinari le vecchie condutture si sono sgretolate Molte strade allagate e interi condomini a secco per ore



ROVERETO. La prima telefonata è arrivata a mezzogiorno: «Dai rubinetti sgorga soltanto in filo d’acqua... In casa ho controllato ma non ci sono perdite. E’ successo qualcosa alla rete idrica?» è stato il tono della chiamata ai vigili urbani di una signora allarmata per i rubinetti quasi a secco. Non sono passati che pochi minuti e le telefonate sono aumentate: centinaia di famiglie roveretane fino a tarda sera sono rimaste senz’acqua per un guasto, individuato dopo ore di ricerche, ad conduttura in via Calcinari.

Rubinetti a secco ma in compenso strade allagate: con il passare del tempo l’acqua non arrivava più nelle case di via Setaioli fino a via Cavour ma sgorgava copiosa dalla tubatura rotta fino ad arrivare fino in via Halbherr. Non è stato facile per i tecnici di Nova Reti, subito allertati, individuare con esattezza il punto di rottura delle tubazioni. La ricerca del guasto ha impiegato parecchie ore ma alla fine quando ormai si faceva buio si è arrivati a scavare in via Calcinari, di fronte all’anagrafe, dove una vecchia tubatura in ghisa della rete di distribuzione portante ha ceduto consunta dal tempo e dalle corrosioni.

Un intervento lungo e delicato per riparare la grossa falla anche a causa della presenza sotto l’asfalto di cavi dei sottoservizi e della fibra ottica. Soltanto nella tarda serata l’acqua è tornata lentamente in moltissime abitazioni del centro.

Subito dopo l’allerta si era attivato anche l’assessore ai lavori pubblici Beppino Graziola che ha seguito le operazioni di ricerca del guasto e quindi l’intervento di sistemazione. «Abbiamo attivato i vigili urbani chiamati a disciplinare il traffico visto che è stato istituito il senso unico da piazza Podestà a via Setaioli, mentre i mezzi diretti alle Valli del Leno sono stati deviati in Santa Maria. C’eravamo anche organizzati con i mezzi spargisale vista l’abbondanza di acqua sulle strade, ma per fortuna non è ghiacciata. Resta il fatto - conclude Graziola - che abbiamo ancora tubature vecchie di 40 anni con forti rischi di rotture...» (g.r.)

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