«Si regolamenti lo scialpinismo in pista» 

La proposta. Zeni lancia l’idea di prevedere una disciplina che permetta in maniera esplicita la risalita con le pelli magari in alcune finestre orarie o in alcune parti delle singole stazioni sciistiche, anche prevedendo un ticket



Trento. «è tutta una questione di volontà. finora non si è mai voluto regolamentare la risalita degli scialpinisti sule piste, ma ora, con il boom che ha avuto questa attività e con gli impianti chiusi a causa del covid si deve prevedere una disciplina dedicandole anche delle piste». luca zeni, consigliere provinciale del pd auspica che la popolarità dello scialpinismo, affiancata al fatto che con gli impianti chiusi la risalita con le pelli avrà sempre un maggior successo, possa indurre la provincia a regolamentare lo scialpinismo prevedendo esplicitamente la possibilità di praticarlo anche sulle piste: «finora ci si era sempre affidati al buon senso. in alcune stazioni, come a pampeago, lo scialpinismo è permesso anche in pista. in altre stazioni si chiude un occhio, ma poi se capita qualche incidente c’è sempre una questione di responsabilità giuridica. per questo sarebbe opportuno un regolamento. nel 2012 si era previsto che venisse adottata una disciplina scritta di questi aspetti, ma non è mai stato fatto».

Zeni, che è anche un grande appassionato e praticante di sport di montagna, spiega che ci sono state resistenze, ma che ora, vista la diffusione che lo scialpinismo potrebbe avere anche a causa del covid, è il caso di andare avanti: «non nascondiamo che ci sono anche questioni giuridiche su cosa accade se si verificano incidenti, ma sono tutte cose superabili». e per il consigliere provinciale i modelli i modelli da adottare sono vari: «si possono prevedere delle finestre orarie in cui permettere l’uso delle piste anche agli scialpinisti, oppure si può prevedere che possano risalire la mattina presto quando non ci sono gatti delle nevi in circolazione, oppure ancora una soluzione sarebbe quella di lasciare a disposizione per loro una pista a rotazione in cui non ci siano lavori in corso. le soluzioni sono molte e già c’è chi le applica in autonomia come appunto a pampeago, dove l’uso delle piste agli scialpinisti è permesso». zeni aggiunge che si può anche prevedere un ticket modico per gli scialpinisti che usano le piste se questo può permettere loro di essere in regola e di usufruire della pista battuta e in sicurezza: «si può prevedere un biglietto. una somma, non alta, di qualche euro per usare la pista in tutta sicurezza in una finestra oraria. penso che si possa fare e che non ci siano particolari problemi purché il pedaggio sia contenuto». secondo il consigliere provinciale tutto rientrerebbe nella nuova strategia che trentino marketing usa per raccontare la montagna proponendola al di fuori dello sci: «la nuova campagna sui quotidiani nazionali di promozione è molto bella ed emblematica. si mostra la montagna, la neve, ma fuori dalla piste. non si mostrano gli sci e si cerca di mostrare che in montagna ci si va anche senza impianti. però bisogna tenere presente che si deve fare una grande opera di informazione e di formazione sui pericoli che si corrono ad andare in montagna non preparati. e poi si deve ricordare che lo sci può essere integrato da altre proposte come le ciaspole, il fondo e lo scialpinismo, ma non può essere sostituito del tutto».U.C.













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