IL ROGO

Si incendia una catasta, bosco in fiamme

L’allarme a Trambileno sopra Boccaldo attorno alle 13, ore di lavoro per cinquanta pompieri volontari. Si sospetta il dolo



TRAMBILENO. L’allarme è scattato verso le 13 di ieri: sopra Boccaldo, lungo la strada per Pian del Levro, una catasta di legna ammassata da un paio d’anni a bordo della carreggiata stava bruciando con alte lingue di fuoco che in breve hanno attaccato la vegetazione circostante. I primi ad arrivare sul posto sono stati i pompieri volontari di Trambileno, ma il fronte dell’incendio era troppo ampio per riuscirlo a controllare da soli. Così sono stati chiamati in aiuto i corpi volontari di Rovereto, Villa Lagarina, Mori e Vallarsa. In tutto una cinquantina di uomini accorsi con dieci automezzi, soprattutto autobotti e minibotti con carrello adatti a intervenire negli incendi boschivi. Le fiamme, spinte dalla corrente, si sono estese dalla catasta di legna ormai secca, per un fronte di circa 300 metri, attaccando i pini abbarbicati sulla montagna per un’altezza di un centinaio di metri almeno.

Per controllare il fronte più alto è stato chiamato l’elicottero dei vigili del fuoco, che ha fatto la spola tra Boccaldo e la diga di San Colombano, dove pescava acqua liberandola nel bosco dall’alto. Il velivolo ha compiuto oltre venti volte lo stesso percorso, riuscendo alla fine nell’intento di bloccare il fronte alto che si avvicinava sempre di più alla zona del rifugio Lancia.

Intanto i pompieri lavoravano con le lance ad acqua sui fianchi, cercando di stringere il più possibile la striscia di bosco in fiamme, contenendo l’espansione del fronte. Per spostare i tronchi della catasta è stato richiesto l’intervento di un escavatore di una ditta privata, che ha così permesso di domare il focolaio principale da cui si era sviluppato il furioso incendio. Il corpo dei volontari di Rovereto ha portato sul posto l’autobotte da 14 mila litri, un “quattro assi” che si alimentava dll’idrante di Vignala, poco sotto l’abitato di Boccaldo. Verso le 17 la situazione ha iniziato a migliorare, le fiamme erano ormai spente ed è iniziato il lavoro di bonifica, per evitare che focolai residui sviluppino nuovi incendi. Sono stati perciò stabiliti dei turni di notte per la sorveglianza, che durerà almeno fino a domani e sarà a cura dei pompieri di Trambileno.

Sulle cause del rogo sta indagando la forestale. Il forte sospetto è che si tratti di un incendio doloso, anche perché l’eventualità di un’autocombustione è da considerarsi inesistente. Difficile però venire a capo dell’episodio, dato che la catasta è bruciata pressoché del tutto. Tra le ipotesi, un classico mozzicone di sigaretta (cioè una situazione colposa, per la legge) gettato da un’auto o da un escursionista di passaggio, oppure una incivile forma di protesta per la presenza della catasta da molto tempo a bordo della strada, che potrebbe aver infastidito qualche residente della zona al punto da spingerlo a un’azione pericolosa quanto iresponsabile. (gi.l.)

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