«Si faccia la Valdastico come è stato promesso» 

Il sindaco di Grigno chiede un progetto completo: «Il traffico va decongestionato» Anas ha nominato una commissione per verificare eventuali responsabilità 



TRENTO. «Stamattina (ieri, ndr) verso le sette ha piovuto una mezzoretta, appena toccava terra ghiacciava. Impossibile stare in piedi, era una pista da pattinaggio». Il sindaco di Grigno Leopoldo Fogarotto ieri mattina è rimasto in contatto con i soccorritori per monitorare la situazione del traffico. «Ci sono code e rallentamenti per una decina di chilometri nel tratto di Grigno, c’è chi per evitarli entra in paese creando disagi. Numerosi i residenti che mi hanno chiamato arrabbiati» spiega. E continua: «Una situazione del genere ci fa capire ancora una volta di più che ci vuole la Valdastico, un progetto serio e completo. Finiamola con tutte le pagliacciate dette finora e speriamo che il nuovo governo provinciale faccia questa opera. Il traffico va decongestionato, ora auspico che la Valdastico venga fatta, come l’attuale forza al governo ha promesso di fare. Ho fiducia in questo».

Non solo traffico, in Veneto è polemica anche per le cause di questo maxi-tamponamento. L’Anas ha nominato una commissione interna per verificare le eventuali responsabilità. In particolare si intende chiarire se sono state svolte correttamente le attività antigelo da parte dei mezzi spargisale previste dal Piano Neve, delle quali è incaricata la ditta responsabile del trattamento invernale della sede stradale. Ditta che, prima della riapertura della statale, ha provveduto a spargere il sale sulla carreggiata. «Era impossibile prevedere un fenomeno del genere: alle 6.30 la strada era perfetta, verso le 7 ha fatto due gocce d’acqua, leggerissime, ma appena toccavano terra si formava un velo di ghiaccio». Fabio Gasperini, comandante del Corpo di Tezze, spiega che una situazione del genere a memoria è avvenuta una quindicina d’anni fa. «Condizioni analoghe hanno provocato un incidente tra 4-5 auto in località Serafini a Grigno. Ci fu un morto». Quella di ieri è stata una giornata pesante ed impegnativa per i vigili del fuoco di Tezze, Grigno ed Ospedaletto. Raggiunto in serata, il comandante Gasperini spiega che a dare l’allarme ieri mattina poco prima delle 7.30 è stato proprio un suo vigile del fuoco. «È stato coinvolto nel primo incidente mentre andava al lavoro, è riuscito ad uscire dall’auto ed a prestare i primi soccorsi, poi è crollato, le botte si sono fatte sentire» spiega. «Da allora è stato un susseguirsi di richieste e di tamponamenti. Dalle sette e mezza alle otto è l’ora di punta, il traffico è intenso. La strada era impraticabile, una pista di pattinaggio. Per intervenire abbiamo montato le catene» continua. La situazione era drammatica: auto incidentate sulla strada, auto finite sotto i camion e nella scarpata. «La Croce Rossa ha montato una Pla di emergenza in strada con i gazebi, qui veniva fatto un primo controllo dei feriti meno gravi, poi in base alla situazione venivano spostati in caserma a Tezze ed infine, a seconda delle condizioni, trasferiti a Borgo o venivano i famigliari a prenderli. Non potevano rimanere sul posto: troppo freddo. In caserma li abbiamo rifocillati». Terminati i soccorsi ai feriti è stato un susseguirsi di carri attrezzi per rimuovere i mezzi, quindi la pulizia della strada e il rientro in caserma. (m.c.)















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