«Si confronti l’intera comunità trentina»

Libri, incontri, mostre: ecco l’“Officina” del Museo storico. Ferrandi: non lasciamo il dibattito solo in mano ai politici


di Paolo Morando


TRENTO. «Il confronto sull’Autonomia non deve essere prerogativa esclusiva della classe politica, ma un patrimonio partecipato dalla comunità». Parte da questa convinzione l’iniziativa della Fondazione Museo Storico del Trentino, illustrata ieri dal direttore Giuseppe Ferrandi. Si tratta della seconda edizione dell’“Officina dell’Autonomia”, che dopo la prima di tre anni vuole portare nuovi spunti a un dibattito segnato, sempre secondo Ferrandi, da un grande assente: il mondo della cultura, a partire dall’Università fino alle associazioni della società civile. Vuoi perché visto come terreno ostico prima di tutto dal punto di vista tecnico (i delicati meccanismi giuridici sanciti dello Statuto), vuoi perché la congiuntura ha da tempo spostato tutto sul piano dei bilanci e delle risorse, sta di fatto che il confronto sul futuro della specialità trentina e altoatesina è stato via via segnato dal marchio della “difesa identitaria”: un arroccamento tanto sterile quanto ingiustificato, per Ferrandi, il cui obiettivo è invece di movimentare il dibattito, «portando una boccata di ossigeno» e chiamando in causa voci finora lontane dal confronto pubblico, che è rimasto confinato alla sfera più strettamente politico-istituzionale. Quando invece, vista l’importanza del tema, che riguarda la vita quotidiana di chiunque, «dovrebbe vedere il coinvolgimento della passione civile di ognuno di noi».

Ricco il programma di questa seconda edizione, articolata da lunedì 17 a mercoledì 26 settembre in tre diverse sedi: le Gallerie di Piedicastello, già teatro della prima “Officina”, i nuovi spazi del canale tv digitale “History Lab” (che sarà inaugurata per l’occasione, nel seminterrato della sede del Museo in via Tommaso Gar) e la Magnifica Comunità di Fiemme a Cavalese. Una cornice quest’ultima non casuale: «Abbiamo scelto simbolicamente il Palazzo della Magnifica perché storicamente è stato uno dei primi luoghi della spinta autonomistica del Trentino», ha spiegato Ferrandi. Il tutto ospiterà quattro Forum: “Giovani/Territorio”, in cui si illustrerà l’esperienza degli imprenditori di “Fiemme Piace” (Cavalese, lunedì 17 alle 18), “Autonomia/Autonomie”, con un confronto tra studiosi del tema (Trento, Spazio History Lab, mercoledì 19 alle 18), “Alpi/Scenari”, con ospiti anche stranieri dall’intero arco alpino (Cavalese, giovedì 20, ore 18) e “Rappresentanza/Partecipazione”, sul tema della comunità e delle istituzioni locali (Spazio History Lab, lunedì 24 alle 18). Ancora da definire l’elenco di ospiti e relatori, ma si tratterà comunque di volti nuovi e originali. I quattro momenti di confronto saranno condotti nell’ordine da Francesca Re, Francesca Merz, Valentina Bergonzi e Alice Manfredi, che poi assieme animeranno un quinto forum conclusivo assieme allo scario della Magnifica Giuseppe Zorzi e al presidente Dellai (Cavalese, mercoledì 26, ore 20.30).

Oltre ai Forum, i libri sull’autonomia e i suoi protagonisti. Che d’ora in poi saranno caratterizzati dal logo identificativo “Autonomia/e. Storia, memorie, territorio”. A partire da quello sul “Pacchetto” (vedi in alto a sinistra), che sarà presentato mercoledì 19 alle 20.30. Un’altra novità editoriale è poi il volume “Giorgio Grigolli. Autobiografia a più voci”, a cura dello stesso Ferrandi e di Marco Giovannella, che sarà presentato martedì 25 alle 18. Lo stesso giorno, alle 17, nuova presentazione del libro su Renato Ballardini di Mauro Marcantoni e Milena Di Camillo e il giorno prima, alle 17, di quello su Bruno Kessler di Gianni Faustini. Tutti gli incontri allo Spazio History Lab.

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