Senzatetto, 20 posti ma solo quando si gela 

Messo a punto un protocollo: l’offerta aumenta quando si scenderà sotto i meno 5 gradi di notte o i 2 gradi di giorno



TRENTO. Altri venti posti per l’emergenza freddo a Trento, ma solo se si gela o se ci sono condizioni particolarmente difficili. Lo ha deciso ieri il tavolo tecnico dell’inclusione al quale ha partecipato anche l’assessora provinciale alla Sanità e alle politiche sociali Stefania Segnana. Anche su richiesta delle associazioni che gestiscono i dormitori destinati ai senza fissa dimora, si è deciso di creare una riserva di venti posti letto da attivare quando fa particolarmente freddo. Si tratta dei venti posti che sono già stati attivati in questo periodo e fino al 14 gennaio, in considerazione delle basse temperature. Si vanno ad aggiungere ai 198 posti letto dell’emergenza freddo già attivi dall’inizio dell’inverno. Le associazioni ieri hanno dato la propria disponibilità ad ampliare i letti che mettono a disposizione.

Casa Maurizio dell’associazione Amici dei senzatetto del generale Giuseppe Palatucci, ad esempio, ha messo a disposizione altri quattro posti letto, ed altrettanto hanno fatto le altre associazioni. Così i venti posti in più sono stati trovati in fretta. Finora l’aumento dei posti letto era affidato alla buona volontà delle singole associazioni ed era estemporaneo.

Ieri, invece, è stato messo a punto un protocollo che prevede che i venti posti supplementari scattino quando la temperatura scenda sotto i meno 5 gradi, di notte, e i due gradi, giorno. E’ previsto, comunque, che l’ampliamento scatti anche senza il raggiungimento di queste temperature, ma quando verrà giudicato necessario da un comitato formato da un rappresentante del Comune di Trento, uno della Provincia e uno della Caritas. Quando il comitato riterrà che le condizioni meteo saranno particolarmente difficili o pericolose, si metteranno a disposizione i venti posti letto in più. «Il tavolo dell’inclusione ha voluto mettere a punto un protocollo proprio per fare in modo che i venti posti ci siano sempre quando ci sarà bisogno. Per questo dobbiamo ringraziare la Provincia», spiega Palatucci. Per avere il posto, comunque, i senzatetto dovranno sempre passare allo sportello unico dell’accoglienza.

Del resto, che ci sia necessità lo dimostra il fatto che ancora nei giorni scorsi allo sportello risultavano 32 uomini senza un posto dove dormire, mentre le donne che si sono rivolte allo sportello sono state tutte sistemate.

I 32 senzatetto che con queste temperature dormono all’addiaccio, spesso si rifugiano o sotto il ponte all’altezza delle Albere, dove l’altra notte sono stati bruciati i loro giacigli o nei pressi della chiesa di Sant’Antonio. Altri dormono in rifugi di fortuna. Una situazione di certo pericolosa con le temperature che di notte vanno sotto zero e i venti posti in più faranno di sicuro comodo. (u.c.)













Scuola & Ricerca

In primo piano