«Sede negata a Casa Austria»

Kapeller, socio della Dkz di Predazzo: «L’accordo per ospitare la delegazione rifiutato dal Comune»


di Luciano Chinetti


PREDAZZO. Casa Austria, Predazzo, valorizzazione del territorio. Tre concetti di estrema importanza ma che all’apertura dei Mondiali di sci nordico in Val di Fiemme fanno discutere e creano un po’ di malumore.

Era la sala convegni della società Dkz srl di Predazzo ad essere stata scelta dalla squadra austriaca di sci come propria base e come punto di riferimento e di ritrovo per queste due settimane di sport, di fatica, di concentrazione. Una sala definita tra le più belle in Italia, un fiore all’occhiello per la Valle di Fiemme, una sala dotata di tutti i mezzi e di tutti i comfort necessari per soddisfare le richieste più difficili. Sembrava dunque un’occasione per promuovere ancora di più il territorio ed il Paese di Predazzo, per valorizzare la realtà della nostra valle, dedicando anche un occhio di riguardo alla nostra economia ed alle peculiarità proprie della società in questione, una società che parla proprio di territorio, di legno, di biocompatibilità. Tutto era pronto per formalizzare la sede di casa Austria, riferisce un deluso, amareggiato e perplesso Fulvio Kapeller, socio della Dkz srl, quando la Giunta comunale di Predazzo, per una serie di considerazioni ancora poco chiare, ha deciso di comunicare alla Austria Ski l’impossibilità della società Dkz, da loro oltretutto privatamente prescelta, di ospitarli anche perché, come espressamente detto dalla Giunta, “sul territorio esistono strutture destinate a pubblico esercizio”. «Non riusciamo - continua Kapeller- a comprendere per quale motivo si parli di pubblico esercizio, tenuto conto dell’accordo privato che doveva intervenire tra la società Dkz srl ed il Team austriaco. La sala in questione è tra l’altro pienamente a norma dal punto di vista igienico-sanitario e di sicurezza». Ma Kapeller è ancora più amareggiato, soprattutto dopo il disappunto e la polemica scatenata dagli organizzatori austriaci verso la decisone della Giunta, per la mancanza di volontà dell’amministrazione di valorizzare il paese di Predazzo come pensava di fare la società Dkz srl .













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