Se ti scappa il micio può servirti un mutuo

Approvate le nuove tariffe per cattura e custodia del canile comunale Per un animale «recidivo» 20 euro di intervento più 20 a giorno di «detenzione»



ROVERETO. Chi ha un gatto con la tendenza ad allontanarsi da casa, e magari dei vicini fin troppo solerti nel considerarlo «perso» ed attivare il «salvataggio» da parte del personale del canile, rischia di dover fare un mutuo. La giunta ha approvato le nuove tariffe per i servizi offerti dal canile municipale, ed è una stangata, con severi rincari rispetto a quanto fissato poco più di due anni fa.

Il costo per lo smaltimento delle carcasse di animali morti balza da 0,65 centesimi ad 1 euro al chilo e con una «franchigia» di 5 euro: quota fissa per cani e gatti che pesino meno di 5 chili. Ma è soprattutto per cattura e custodia degli animali sfuggiti al controllo dei padroni che la mano è oltremodo pesante. La prima volta che succede, di pagano 20 euro per un cane e 10 per un gatto. Ma se l’animale è recidivo (bastano due catture in un mese) la tariffa sale a 25 euro per il cane e a 20 per il gatto. In più per ogni giorno di custodia (il tempo che passa prima che il padrone vada a riprendersi l’animale) si pagano 10 euro se l’animale è alla prima fuga e 20 se è recidivo. Sono 140 euro a settimana e quasi 600 euro al mese. La stessa tariffa applicata a chi porta volontariamente cani o gatti in custodia al canile, per esempio perché va in ferie o in ospedale. La validità della struttura non si discute, ma il genitore separato medio paga molto meno per gli alimenti di un figlio.

E comunque il proprietario roveretano non si lamenti: ai colleghi di altri comuni che si convenzioneranno con il nostro (e la lista di attesa è lunga: molto più semplice ed economico che dotarsi di un canile proprio) andrà molto peggio. A titolo di partecipazione alle spese di realizzazione del canile, si chiede ai comuni convenzionati di pagare le tariffe roveretane aumentate del 10 per cento. Ed inoltre, di pagare anche le «spese di trasferta» degli accalappiatori. Per raggiungere il luogo di cattura dell’animale e trasportarlo poi al canile, costeranno 30 euro per interventi tra i 20 e i 30 chilometri, 50 euro tra i 30 e i 50 chilometri e 75 euro per distanze superiori. Cifre che ovviamente si sommano alle normali tariffe. Ai Comuni che vorranno convenzionarsi al servizio resterà solo da richiedere l’intervento: al resto penserà il personale del canile roveretano.

Nella stessa seduta che approvava le nuove tariffe (previste peraltro già dal disciplinare del giugno scorso in base al quale è stata appaltata la gestione del canile) la giunta ha approvato all’unanimità anche lo schema di convenzione per i comuni che aderiranno. Che aggiunge che le somme concordate (viaggio e cattura) vanno pagate comunque vada, ovvero anche se l’animale non si fa catturare. Se oltre ad essere vagabondo il gatto è pure sveglio, e richiede una mezza dozzina di tentativi, c’è da rovinarsi. (l.m)













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