Scurelle, il presepe in scala donato a Kennelbach

La riproduzione di quello a grandezza naturale in legno è stata realizzata fedelmente da Ivo Tomaselli e quindi esposta a Natale nella località austriaca


di Marika Caumo


SCURELLE. Il presepe di Scurelle a Kennelbach. No, non si tratta del presepe a grandezza naturale con statue in legno dell'autore fiemmese Felix Deflorian, allestito da oltre dieci anni nella piazza del paese ma di una copia fedele in scala 1 a 50. Autore è Ivo Tomaselli, instancabile presidente del Comitato Amici del Presepio e curatore della natività di piazza Maggiore, meta ogni anno di tantissimi visitatori. E’ stato lui a dare vita a questa nuova iniziativa.

Fin dai primi mesi dello scorso anno, archiviata l'edizione numero 13 del presepe in piazza, si è cimentato con la sua proverbiale pazienza e la sua innata capacità artistica nella realizzazione di una copia fedele in scala della rappresentazione sacra. Una capanna in perfetto stile trentino, una baita dei pastori e una fedelissima copia dell'antica fontana della piazza di Scurelle hanno via via preso forma in un bellissimo presepe che è stato inaugurato assieme al “fratello maggiore” lo scorso 8 dicembre.

«E’ stato esposto alcuni giorni nella chiesetta di San Gaetano, quindi è stato smontato e portato oltre confine, nel Vorarlberg, a Kennelbach, paese con il quale Scurelle ha stretto un patto di gemellaggio nel 2009», spiega il sindaco Fulvio Ropelato. Ad accompagnare il presepe c'erano i volontari del Comitato guidati dal vicepresidente Carlo Ropelato, che hanno provveduto al suo allestimento nel giardino davanti al municipio austriaco.

Tanta la gente che ha voluto ammirare l’opera di Tomaselli (il quale, ironia della sorte, dopo tante fatiche, ha dovuto rimanere a casa perché colpito dai mali di stagione), e gli apprezzamenti non si sono certo sprecati. Una cerimonia resa solenne dai canti natalizi proposti dal Coro Lagorai di Torcegno, che si è poi esibito nella chiesa parrocchiale con l'immancabile bis sulle note di Stille Nacht. Ad accompagnare la delegazione trentina erano presenti anche Antonella Giordani del Servizio Europa della Provincia e le responsabili del Coordinamento Teatrale Trentino Interregionale, che hanno ricordato i legami che uniscono il Trentino al Vorarlberg: l’emigrazione dei valsuganotti a fine 1800 ha, infatti, segnato profondamente la storia di questo ultimo lembo della nazione austriaca, regione diventata grande grazie anche alla fatica ed al sudore dei trentini. Legami rinsaldati poi con la stretta del gemellaggio e rinforzati ora dal dono del presepe.

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