Scritte sui muri, 11 mila euro per pulirli

Il Comune agevola i proprietari che si ritrovano le facciate sporche. Il fenomeno vandalico è diffuso soprattutto in centro


di Maddalena Di Tolla


TRENTO. Il fenomeno delle scritte vandaliche sui muri è un problema diffuso in tutte le città. Trento non fa eccezione. Il Comune di Trento ha quindi da poco impegnato 11.000 euro (precisamente euro 8.181,89 per lavori + euro 909,00 per oneri della sicurezza + 1.909,09 più Iva 21%) per ripulire le facciate di edifici privati e pubblici che regolarmente ogni anno qualche simpatico vandalo imbratta, con graffiti e testi più o meno graditi. La relativa determina del dirigente comunale è la 27/9 del 29 gennaio.

Come accade da qualche anno, dunque, il proprietario di immobile che si ritrovasse la facciata con scritte o graffiti non voluti, dovrà recarsi all'Urp, pagare il rimborso previsto con delibera di dicembre 2012 della Giunta comunale per questo servizio, che è pari, per il 2013, a 152,50 euro e fare domanda di intervento di pulizia a cura del Comune.

In seguito avverrà, a cura di ditte esterne incaricate dal Comune, “con affidamento in economia e a diretta amministrazione”, come recita la determina, l'azione di ripulitura. Quante sono le scritte vandaliche? “Circa 30 ogni anno su edifici privati”, racconta l'ingegner Giorgio Bailoni, dirigente del Servizio Gestione strade e parchi del Comune, che ha firmato in data 9 febbraio la relativa determina.

Ai primi di gennaio il Servizio aveva presentato alla Giunta una preventivo di spesa. Qualche proprietario di edifici privati si tiene comunque sportivamente i graffiti, quando (raramente) non recano accanto offese o scritti politici.

A queste situazioni si sommano le scritte generiche su edifici pubblici e quelle a seguito o prima di manifestazioni particolarmente calde politiche o simili. Le scritte compaiono soprattutto in centro storico e zone limitrofe, quindi nella circoscrizione di San Giuseppe e Piedicastello, in via Vittorio Veneto e simili, raramente invece in periferia, dove pochi le leggerebbero. In occasione dell'arrivo di personaggi importanti, fa notare Bailoni, si provvede inoltre alla preventiva pulizia da scritte offensive nei loro confronti, ad esempio.

La prenotazione di spesa, oltretutto, è pari al 50% del previsto impegno per l'anno 2013, perché così prevedono le norme, in via prudenziale, visti i chiari di luna della pubbliche contabilità.

Dunque, in teoria e in base allo storico di spesa, a fine anno il conto potrebbe salire anche fino a 22.000 euro. “In effetti con la campagna elettorale per le politiche e le amministrative potrebbe aumentare il fenomeno” conferma Bailoni.

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