Scivola nel torrente e muore a 55 anni

Daniela Stefani ha perso l’orientamento durante la sua quotidiana passeggiata. Recuperata ieri mattina dai tecnici Saf


di Marika Caumo


STRIGNO. Qualche passo oltre il solito giro. Pochi metri, sufficienti a farle perdere l'orientamento ed a spingerla, nel panico, sulla via opposta a quella che era diventata la sua casa, l'Apsp Redenta Floriani. Ha vagato sperduta e senza meta per quattro chilometri, prima di scivolare nella scarpata, battendo la testa e annegando nelle fredde acque del Chieppena. Ha perso la vita così Daniela Stefani, 54 anni, originaria di Castelnuovo ma dal luglio 2007 ospite alla casa di riposo di Strigno. A nulla sono serviti gli appelli su Facebook dell'Apsp, che hanno fatto il giro della valle, con il tam tam che anche ieri mattina è continuato. Purtroppo però il corpo di Daniela, dopo una notte di intense ricerche che hanno coinvolto circa 150 soccorritori, è stato individuato dagli esperti del Saf (il nucleo speleo-alpino-fluviale dei vigili del fuoco) ieri alle 6.30 sul greto del torrente, in località "Due Acque", all'altezza della briglia. A 4 chilometri di distanza, in direzione nord-est, rispetto al luogo dove Daniela avrebbe dovuto tornare per la cena.

Come d'abitudine infatti la signora mercoledì pomeriggio era uscita per il suo breve giro (lo percorreva anche due volte al giorno), che amava fare in solitaria. Dalla casa di riposo si recava al cimitero ed alla piscina, quindi tornava indietro da sotto. E rientrava sempre puntuale per i pasti. Regolarissima. Per questo quando alle 18 non l'hanno vista al suo tavolo, il personale della struttura ha subito avviato le ricerche, prima verificando in camera e nella struttura, poi ripercorrendo il tragitto che Daniela era consueta fare. Ma nulla, nessuna traccia della donna. Quindi la richiesta d'aiuto ai vigili del fuoco di Strigno. «L'allarme è scattato alle 19.20, abbiamo fatto una battuta veloce nei luoghi dove andava di solito, chiedendo alla gente che vi risiede se l'aveva vista» spiega il comandante di Strigno Franco Tomaselli. Non c'è tempo da perdere, anche perché in poco tempo sarebbe sceso il buio. Quindi la decisione di chiamare tutti i corpi vicini, Scurelle, Spera, Samone, Bieno, Villa Agnedo e Ivano Fracena. Circa 110 uomini di sette paesi a cui si sono aggiunti una trentina di uomini del soccorso alpino di Borgo e Pieve Tesino con le unità cinofile. Si continua fino alle 2.30 di notte, battendo tutto il territorio. I pompieri di Strigno rimangono fuori per l'intera notte, con pile e fari, ed alle 5 si riprendono le ricerche, a cui partecipano anche gli uomini del Saf di Trento. Poco dopo notano dei segni di scivolamento nel paltano, una scarpata di 20 metri che si spegne nelle acque del torrente. Un punto che i soccorritori avevano battuto la sera prima, ma col buio quei segni non erano visibili. Alle 6.30 di ieri mattina il ritrovamento del corpo, nella briglia. «Molto probabilmente la signora si è spostata in dentro di 50 metri rispetto al suo percorso. E questo è bastato per farle perdere l'orientamento ed andare nel panico. Ha quindi proseguito dalla parte opposta, verso località Lupi, imboccando una strada forestale che a un certo punto si chiude, dove sono cadute due frane» conclude Tomaselli. Il buio e le fredde acque del Chieppena hanno fatto il resto.

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