Sanremo: ora tocca ad Anansi

Il giovane cantautore gioca la sua chance sul palco dell'Ariston


Katja Casagranda


SANREMO. Ieri sera Anansi, il cantautore trentino Stefano Bannò che riporta la provincia sul palco di Sanremo dopo parecchi anni, ha avuto il suo battesimo al mitico Ariston. Nella diretta Rai della prima giornata del Festival capitanato da Gianni Morandi che guida la squadra delle bellone (Belen - Canalis) e dei burloni, (Luca, Paolo e Iene nel cuore) - Anansi è stato protagonista della passerella di presentazione degli otto finalisti di Sanremo Giovani.
Un passaggio, nulla di più, in attesa della gara. Ma emozione garantita per i parenti, gli amici e il crescente «pubblico» di Stefano Bannò.
E c'è la possibilità, anzi la quasi certezza, che se il giovane e bravo rasta innamorato del reggae ma in generale di tutta la buona musica andrà avanti nel suo percorso sanremese, si ripeterà in Trentino quel «movimento» di tifo e di interesse che si era vissuto con i Bastard ad X Factor. Bastard che, per altro, sono i primi a «spingere» Anansi con il quale hanno spesso collaborato e del quale hanno sempre magnificato le doti. Certo sanremo non è un talent modello X Factor. L'esposizione mediatica è più corta. Ma se la canzone - che ha tutte le qualità - dovesse sfondare il Trentino non farà mancare il suo appoggio ad un musicista che ha già all'attivo un curriculum di tutto rispetto.
Da oggi anche i giovani artisti entrano nel caldo della gara: in quatro questa sera e altri quattro domani spareranno tutte le loro cartucce nel regno della melodia che raramente permette di uscire dagli schemi. Anansi, come gli altri, si sottoporrà a televoto e giuria di qualità che decretano i due finalisti di ciascuna serata che passano il turno per la finalissima il 18 febbraio.
La lunga kermesse sanremese entra dunque nel vivo della gara di canzoni e, mentre tutti attendono commenti e classifiche, il giovane cantautore trentino si aggiudica un suo record, quello di primo in classifica per il brano più trasmesso per passaggi radio dal 30 gennaio al 14 febbraio.
«Il sole dentro», motivetto assai orecchiabile con quel suo sound che facilmente potrebbe trasformarsi in tormentone nel momento in cui si decidesse di promuoverlo in radio tanto da imporlo al gusto del pubblico, si è aggiudicato sotto l'egida della Warner Music e il favore di Marcello Balestra (disco grafo della Warner che siede al tavolo dei giurati della Maria De Filippi di Amici) il primo posto con 291 passaggi, seguito dai 265 passaggi assicurati dalla Emi a Serena Abrami ex concorrente di X Factor, dopo di cui c'è la Sugar con i 258 passaggi della "Follia d'amore" di Raphael e i favoriti sulla carta Btwins con "Mi rubi l'amore" che la Carosello spinge con 142 passaggi (dati da EarOne.it). Ma se per Anansi Sanremo segna l'opportunità di accedere ad una vetrina di tutto rispetto, l'emozione è tutta legata all'uscita del suo album "Tornasole", che da domani è disponibile in tutti i negozi di musica e su I Tunes.
Un disco che spazia in diversi generi musicali mostrando la poliedricità dell'artista che se parla di "Tornasole" racconta di aver scelto il titolo proprio per quel suo doppio significato. «Tornasole - spiega Anansi - è un vocabolo che ha due significati, uno scientifico ed uno metafisico. Scientificamente la cartina tornasole è quella che si usa perché in base alla soluzione acida o basica in cui viene immersa cambia colore.
L'accezione metafisica invece serve per stabilire la veridicità di un argomento. L'album è un connubio di colori, emozioni e sound diversi, una sorta di scala di emozioni e contenuti diversi. Ritengo che mi contraddistingue l'aver pubblicato un album così vario. In secondo luogo "Tornasole" è un auspicio che faccio, quello di far tornare il sole su un mondo politicamente così buio».
Fresco di qualche giorno è anche il nuovo sito di Anansi www.anansi.il dove non solo si possono seguire tutte le news dell'artista. Un lancio insomma in grande stile, come quello di tutti gli artisti che si sfidano e sfilano sulla passerella della città dei fiori sperando di lasciare un segno che duri un po' di più della luce accesa delle telecamere del Festival. Un Festival in cui sempre più l'attenzione si sposta su polemiche e scandali, e in mancanza di questi sulle soubrette a cui le pagine patinate dedicano il maggior spazio.
La musica, che dovrebbe regnare sovrana, invece è sempre più relegata al commercio di ricariche telefoniche per quegli sms pagati uno sproposito e inviati per partecipare alla sorte di artisti di cui invece si dovrebbe comperare la musica e il biglietto dei live.

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