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Saldi, in Trentino Alto Adige record della spesa

In regione registrato un aumento del 7,5 per cento della spesa, mentre nel resto d'Italia l'aumento è dello 0,2



TRENTO. Saldi 2016: Trentino Alto Adige da record con un +7,5% della spesa mentre la media nazionale è stabile a +0,2%. Esplodono soprattutto abbigliamento e calzature (+10,5%) e arredamento (+21,7%). In difficoltà accessori per la casa, elettrodomestici, grande distribuzione non alimentare.

L’Osservatorio Acquisti CartaSi ha analizzato le spese con carta di credito che gli Italiani hanno effettuato durante i saldi invernali 2016, evidenziando una sostanziale tenuta degli acquisti: +0,2% è il dato registrato in gennaio 2016. Fondamentale il contributo dell’eCommerce che cresce del 18,3%. Le dinamiche di spesa mostrano una minor concentrazione nelle prime giornate promozionali rispetto al 2015, a causa dell’inizio infrasettimanale della campagna.

L’ammontare complessivo è di 1,7 miliardi di euro spesi con carta: l’8,2% del totale acquisti con carta nel mese proviene dall’eCcommerce. E’ apparso decisamente positivo il contributo della spesa con carta da parte degli stranieri che, nel complesso, cresce del 7,3%. In questo scenario nazionale, gli abitanti del Trentino Alto Adige hanno fatto registrare una crescita di spesa del 7,5%: per il sesto anno consecutivo si tratta del dato migliore a livello nazionale, ben al di sopra della media del Paese (+0,2%) e di tutte le altre regioni, incluse Lombardia (+3,1%), Friuli Venezia Giulia (+1,5%), Veneto (+0,4%).

A concorrere in modo determinante a questo risultato complessivo sono le principali categorie merceologiche tipiche dei saldi: le spese in abbigliamento e calzature (che pesano il 63,1% delle categorie interessate da saldi) crescono del 10,9% rispetto a una media nazionale in salita del’1,2%; quelle in arredamento segnano un deciso +21,7% (media Italia a +16,4%), così come crescono gli acquisti in articoli sportivi del 5,4 (media Italia a +-7,6%). 2 Su anche le spese in profumerie, che salgono del 1,6% (anche in questo caso la media nazionale è in discesa, del 4,6%), e in cine-foto-ottica (+3,1% vs -5,5% medio in Italia). Segnali di difficoltà solo per accessori per la casa (-6% vs 3,5% media Italia) e casalinghi (-10,1% vs -8,6% media Italia), mentre diminuiscono gli acquisti in elettrodomestici (-3,1% vs -5,5% media Italia) e grande distribuzione non alimentare (-3,3% vs +0,7% media Italia).













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