Sait di Madonna Bianca: rubata la cassaforte 

Ladri in azione nella notte, magro il bottino. Sapevano come muoversi, elusi i sistemi d’allarme



TRENTO. Furto con scasso, la notte scorsa al Sait di Madonna Bianca, rubata la cassaforte. Magro il bottino, alcune centinaia di euro. I ladri hanno agito con destrezza, eluso il sistema degli allarmi.

Sono le 7.30 di venerdì, quando un dipendente del Sait di via Menguzzato 81 a Madonna Bianca lancia l’allarme: nel punto vendita è stata rubata la cassaforte che si trovava all’interno del punto vendita. Quando arrivano i carabinieri di Trento seguono i passi dei ladri. Sono entrati dal retro del negozio, hanno spaccato una vetrata piuttosto grande, in una prima stanza. Un muro divideva questo spazio dalla parte interna del negozio, quella destinata alla vendita. Si trattava, nello specifico, di una parete in cartongesso che è stata divelta. Una volta entrati, i ladri si sono diretti verso quell’area nella quale si trova “l’ufficio” aperto dove solitamente c’è un addetto. Una sorta di lunetta senza vetro dalla quale si ha la visuale sul punto vendita e nella quale si accolgono, al banco, le domande dei clienti. Non una cassa ma, appunto, un ufficio aperto. Il plurale sarebbe necessario, riferendosi ai ladri, visto il tipo di scasso e quello che è stato rubato. In questo spazio, dunque, si trovava la cassaforte del negozio della coop. Non era ancorata, era piuttosto voluminosa, grande quanto lo schermo di un computer moderno, con i dovuti ingombri volumetrici. I ladri hanno preso la cassaforte e se la sono portata via, con tutto il suo peso, uscendo dalla medesima vetrata dalla quale, sfondandola, erano entrati. Non sapevano che, all’interno, la cassaforte conteneva solo poche centinaia di euro. Sapevano però come muoversi. Il punto vendita è dotato di allarme. Un allarme che non è scattato perché non è stato manomesso. Quando i carabinieri sono entrati era perfettamente funzionante. Si tratta di un dispositivo volumetrico posto all’interno del negozio; assente, invece, quello perimetrale. Chi è entrato per rubare ha agito con grande destrezza, eludendo proprio il dispositivo che scatta non appena si entra nel negozio. Che i ladri si siano appiattiti al suolo per raggiungere la cassaforte? Ma poi, come portarla via senza farlo scattare. Domande alle quali i carabinieri risponderanno vagliando le telecamere e passando al setaccio gli elementi raccolti. (f.q)















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