S. Agata, in centinaia salgono alla chiesetta per Santa Lucia 

L’iniziativa della circoscrizione e di tanti volontari per la raccolta fondi che recupererà il monumento



TRENTO. Recuperare una tradizione del passato per tessere comunità al presente. Era questo l’obiettivo della festa intorno alla chiesetta di Santa Lucia, sul Doss di San’Agata, a Povo ieri pomeriggio. C’erano duecentocinquanta persone, fra grandi e piccini, invitati dalla circoscrizione a portare le letterine a Santa Lucia, che le trasformerà, si spera, in altrettanti regali fra qualche notte.

Don Corrado Prandi, parroco del sobborgo, ha celebrato la messa attorniato da un nugolo di bambini, ricordando che una comunità si identifica anche negli spazi che abita. La serata si è svolta intorno e dentro alla chiesetta illuminata dalle fotoelettriche dei Vigili del fuoco volontari di Povo; a loro si deve anche la sicurezza per quanti si sono avventurati nella notte lungo la salita al dosso. Coinvolti nell’iniziativa anche altre associazioni: a ricevere bambini e famiglie c’era l’asinello di Santa Lucia con i ragazzi dell’Oratorio “Concordia”, mentre le Acli hanno rifocillato io presenti con il the caldo, i classici mandarini, caramelle e bagigi offerti dalla Famiglia cooperativa di Povo.

A dare manforte anche gli Alpini di Povo, il Gasp e il Comitato per il restauro del tetto della chiesetta, edificio ormai pericolante, fra vandalismi e intemperie naturali. «Siamo qui, - ha detto il presidente della circoscrizione Sergio Casetti - per l’impegno assunto a recuperare chiesetta, antichi terrazzamenti e prato intorno».

Con lui, gran parte del consiglio circoscrizionale. «Oggi era la prima tappa: con la partecipazione di tutti e l’apeertura del conto corrente per raccogliere i fondi, il Doss Sant’Agata tornerà bello alla comunità».













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