Rovereto: gogna sul web per la «movida»

E' nato Rumorerovereto.net, un blog di residenti in centro storico: «Ecco i bar rumorosi»


Paolo Trentini


ROVERETO. Giovani roveretani attenti: i vostri schiamazzi notturni sbarcano in internet. Da qualche giorno è attivo in rete il blog dei roveretani avversi al rumore notturno: si chiama Rumorerovereto.net e mostra cosa accade nelle strade del centro alle ore piccole.

Il blog è firmato da un fantomatico Comitato composto da «un gruppo di cittadini residenti in centro esasperati per il rumore notturno che è arrivato a livelli inaccettabili, in particolare nelle zone di Via Valbusa, Via Rialto e vicinanze». Non si tratta di una protesta o una manovra per far chiudere i locali piuttosto denunciano quanto sta accadendo: «Viviamo in centro perché ci piace essere nella parte più attiva della città, dove si trovano locali e si svolgono eventi che valorizzano Rovereto. Non siamo intolleranti al rumore, purché non sia eccessivo e a notte fonda. Siamo persone di ogni età, anche giovani. Più che una protesta, la nostra è una documentazione di quello che sta accadendo a Rovereto: persone che non riescono a dormire, controlli sul rumore e poi locali chiusi in anticipo». Mancano consigli, come quello di evitare di schiamazzi e urla dopo una certa ora ma nemmeno una velata minaccia: «Abbiamo a disposizione un fonometro professionale per misurare i decibel e 4 registratori audio posizionati in varie zone di via Valbusa e Via Rialto per monitorare la situazione». La loro richiesta: maggiori controlli da parte delle forze dell'ordine nelle ore notturne, una campagna dei gestori dei bar per sensibilizzare i clienti al rispetto del vicinato, un aiuto dal sindaco Andrea Miorandi per risolvere il problema del rumore notturno e un po' di rispetto da chi frequenta bar e pub. In pochi giorni di vita il blog ha ricevuto numerose visite e interventi. C'è chi approva l'iniziativa ma anche (la maggior parte) chi invece apre a una maggiore tolleranza. Stefano invita a cambiare residenza: «Se i contro di vivere a in centro a rovereto sono così tanti, e il rumore assordante non vi fa dormire la notte, perchè non cambiate casa?»

Sulla stessa linea d'onda anche Riccardo, che se la prende con atteggiamento e mentalità: «Ma i signori, paladini dei "diritti degli anziani o dei bambini a dormire sonni tranquilli dopo una certa ora" sono mai stati in Italia?! E non parlo di Jesolo o Riccione o Milano Marittima. Ma stiamo scherzando? Ovunque chi ha preso casa in centro sa che il centro è ipoteticamente più movimentato. Da sempre e ovunque chi vuole tranquillità prende casa in campagna o in collina, è così dappertutto. Qua invece la gente prende casa su una strada trafficata e poi vuole le "bretelline" per evitare il traffico, prende casa in centro città e poi si lamenta che c'è bordello. E' assurdo!».

Melissa invita ad un atteggiamento più costruttivo: «Pensate prima alle soluzioni di questi "problemi" perché a lamentarsi sono capaci tutti. Siamo disposti a venire incontro alle persone (esempio Art Cafè, prima di chiudere ha ridotto l'orario chiudendo alle 23) però se dall'altra parte c'è gente che pretende e basta non si conclude niente. Fate anche voi la vostra parte». Rita è uno dei pochi contenti: «Finalmente forse si farà qualcosa per dormire in santa pace. E' una cosa indecente quello che accade ogni fine settimana sotto casa mia». Ma Diego Massari è contrario: «Mi viene da ridere quando leggo che le lamentele per il vostro sacrosanto riposo arrivano soltanto dopo la mezzanotte (ora in cui nel resto dei centri città italiani ci sono ancora tutti locali aperti). Ho visto arrivare i vigili all Art Cafè alle 20.40, alle 21.10 al Bar Zero2 e nella stessa sera a partire dalle 21.20 per ben 3 volte al Bar Class, sempre per la segnalazione di un vicino. Siete intolleranti e non avete rispetto per i giovani».

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