LA PROTESTA SCOLASTICA

Rovereto: gli studenti occupano il liceo e la preside dorme con loro

La dirigente del "Rosmini" ha preferito sorvegliare la situazione anche di notte durante la protesta contro la riforma scolastica


Stefania Costa


ROVERETO. Gli studenti occupano il liceo per protestare contro la riforma scolastica e la preside, invece di chiedere lo sgombero, decide di sorvegliarli giorno e notte, dormendo con loro a scuola.
 Quando alle 19, i cancelli del liceo “Rosmini” di Rovereto sono stati chiusi la preside, Giovanna Sirotti, non se l’è sentita di lasciare la scuola. Si dice che il comandante è sempre l’ultimo ad abbandonare la nave e così la dirigente, con tre insegnanti, è rimasta a scuola con gli studenti occupanti. In 124 hanno trascorso la notte in corso Bettini, sede dell'istituto.

 Un’iniziativa estrema, la loro, per protestare contro la riforma scolastica approvata la scorsa settimana dalla giunta provinciale di Trento.

 La preside, che fino all’ultimo ha tentato di persuadere i ragazzi a tornare a casa, ha preferito rimanere a controllare la situazione. Uno scrupolo inutile. I liceali sono stati ordinati e disciplinati. Dopo aver mangiato la pizza hanno proseguito fino a notte inoltrata i dibattiti sulla riforma e hanno poi cercato di prendere sonno. Prima che suonasse il campanello della prima ora avevano ripulito le aule utilizzate per la notte.

 «L’assessore Dalmaso - ha spiegato Edoardo Meneghelli, uno dei rappresentanti - ha chiamato la preside e ci ha promesso un incontro. Siamo soddisfatti. Torneremo a casa». E così è stato. L’autogestione è proseguita fino all’ora di chiusura dei cancelli ma lì è finita.

 Un incontro con l’assessore, per parlare soprattuto dell’eliminazione del liceo tecnologico, è quello che vorrebbero anche gli studenti delle Itis. Per ottenerlo 150 ragazzi del “Marconi” hanno occupato l’istituto. Con loro sono rimasti la vicepreside, 3 insegnanti e un rappresentante dei genitori













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