Rovereto: giovane lega il suo cane al termosifone per un mese

L'animale, ritrovato ferito e denutrito, affidato al Pan Eppaa: già adottato


Giuliano Lott


ROVERETO. Lo ha tenuto alla corda per un mese, legato a un termosifone. Di tanto gli portava da mangiare, ed è stato questa minima attenzione a derubricare il reato di maltrattamento d'animale. Il cane, ritrovato ferito e in grave stato di denutrizione, è sopravvissuto ed è stato affidato per le cure al canile del Pan Eppaa. Con l'accusa di abbandono invece, il padrone, un giovane della zona, è stato punito dal gip Monica Izzo attraverso un decreto penale di condanna, in sostanza una multa da qualche centinaia di euro. Tutto era iniziato con lo sfratto ordinato nei confronti del giovane, inquilino in un appartamento di un privato che era poi ricorso al tribunale. Il giovane in effetti se ne va di casa, ma lascia nell'appartamento pochi oggetti e il suo cane, un meticcio di taglia medio-grande, a pelo lungo, un cucciolone di circa sei mesi. Per evitare danni, così almeno deve aver pensato il padrone, meglio assicurare l'animale a una corda legata a un calorifero. Invece il povero cagnolino, lasciato solo per intere giornate, ha fatto il diavolo a quattro danneggiando tutto quanto gli capitava a tiro, grattando con le unghie, mordendo e ferendosi il collo con la corda. Ad accorgersi dell'abbandono è stato l'ufficiale giudiziario, arrivato a casa per verificare se l'ordine di sfratto fosse stato eseguito. Con grande sorpresa, in casa non ha trovato l'inquilino recalcitrante bensì il suo cane, ridotto pelle e ossa e con vistose ferite al collo, dove aveva addirittura perso il pelo. Da qui la notizia di reato che ha portato all'indagine sul proprietario dell'animale. Il quale, s'è capito presto anche attraverso le dichiarazioni del padrone di casa, passava quasi ogni settimana a nutrire la bestiola, ma lasciandola per il resto del tempo abbandonata a sè stessa nell'appartamento vuoto. Troppo poco per ipotizzare il maltrattamento, punito con pene severe grazie alle ultime modifiche di legge, ma abbastanza per applicare il decreto penale di condanna con l'accusa di abbandono. Il cane intando, curato e dotato di microchip, è stato adottato nei giorni scorsi.

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