Rovereto: cinquanta racconti al concorso dedicato al tema della nascita

Successo per l'iniziativa del Collegio provinciale delle ostetriche


Carmine Ragozzino


ROVERETO. Hanno scritto in tanti. Più di quanti ci si potesse immaginare. Ma anche no. Raccontare la nascita, infatti, può all'inizio imbarazzare per la quantità e la qualità delle emozioni intime che occorre rimettere in ordine e organizzare per l'altrui lettura. Ma una volta accolta la sfida, le fluidità dei pensieri può diventare anche fluidità di scrittura. Ed è così che al primo concorso letterario: «Dare alla luce, accogliere al mondo» hanno partecipato più di cinquanta scrittori.
L'iniziativa del Collegio provinciale delle ostetriche - un'idea originale e lungimirante che mirava a sposare in una forma intrigante e coinvolgente le esperienze e i sentimenti di una professione con le esperienze e i sentimenti di chi partorisce - ha dunque già vinto. Certo, un concorso è un concorso, e quindi ci saranno un racconto vincitore, un secondo classificato, eccetera. Ma non è davvero questo che conta.
Quel che ha contato e che lascerà un segno è stata l'idea ben accolta dai partecipanti di raccogliere i frammenti di quell'universo di sensazioni che si scatena nel processo dalla maternità alla nascita. E' un big bang della vita, totalizzante, che si può riassumere - come nel concorso - senza essere scrittori.
Un processo nel quale le ostetriche svolgono un servizio che sta in equilibrio tra tecnica e psicologia: sanitarie e amiche, consigliere. E non a caso i racconti - divisi in due sezioni, una dedicata appunto alle ostetriche e l'altra "libera", esaltano gli intrecci, i legami che si instaurano tra la futura madre e chi deve aiutarla anche nella consapevolezza.
Sabato, in un convegno a Rovereto, si conosceranno i nomi dei vincitori e le storie che hanno proposto. Il racconto più votato dalla giuria di esperti diventerà materia per una piece teatrale, ed anche questo è un aspetto importante dell'iniziativa perché le garantisce da una parte continuità e dall'altra sceglie, accanto alla scrittura, un'altra forma espressiva d'impatto per comunicare emozioni. Nel convegno di domani a Rovereto, intitolato «Il mestiere di nascere» si salderà la parte teorica a quella «di cuore» di questa iniziativa.
I relatori si occuperanno di alcuni temi importanti che vanno dalle riflessioni sul vissuto di ostetriche e mamme, al tema della scrittura autobiografica (non solo come momento letterario ma anche come pratica auto pedagogica e di consapevolezza), alle tematiche filosofiche che percorrono la filosofia contemporanea e l'ambito delle pratiche filosofiche. L'attrice Giuliana Musso offrirà nel corso della giornata alcuni intermezzi dedicati alla lettura di racconti e poesie su tema. Parteciperanno Aamina Contin, redattrice capo della rivista D&D (Donna & Donna), Maddalena Spagnolli, docente di filosofia, Cristina Guareschi e Maria Pollacci, ostetriche, Uber Sossi, filosofo, Maria Grazia Soldati, pedagoga. Il convegno sarà coordinato da Giovanni Mosna La giornata di confronto che sarà introdotta dalla presidente del collegio delle ostetriche si svolgerà alla sala della Fondazione Caritro in Corso Rosmini.













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