Rovereto: accordo sulla Comunità di valle o arriva il commissario

Entro dicembre Rovereto deve cedere la competenza sui servizi sociali



ROVERETO. Chi fino ad oggi era rimasto scettico si dovrà ricredere: la Comunità di Valle entra nel pieno delle proprie competenze. Dal primo aprire ha piena autonomia in assistenza scolastica, servizi socio assistenziali, edilizia abitativa pubblica e sovvenzionata, ambiente (e gestione dei rifiuti) e urbanistica. E il decreto provinciale mette fine anche alle aspirazioni «separatiste» di Rovereto: entro il 31 dicembre dovrà allinearsi per forza. E' forse il passaggio meno scontato del decreto firmato da Pacher (come vice presidente della Provincia) il 31 marzo. Si riconosce infatti la specificità di Rovereto e la si tutela nel senso di sospendere l'efficacia del passaggio di competenze alla Comunità di Valle per il tempo necessario ai due enti per concordarne le modalità. Ma si fissa un termine perentorio: il 31 dicembre 2011. Scaduto inutilmente il quale, sarà nominato un commissario perchè proceda d'imperio. E' una differenza sostanziale: l'obiettivo è fissato e tolto dalla trattativa e sarà la Comunità di Valle a gestire i servizi socio assistenziali anche per Rovereto. E questo dovrà avvenire non oltre la fine dell'anno. Quindi il tavolo di attuazione, definito proprio in questi giorni, lavorerà per stabilire modi e regole, ma sapendo di avere un mandato chiarissimo. E che in mancanza di accordo, il passaggio avverrà comunque. Del tavolo, per inciso, si è deciso faranno parte presidente Bisoffi e sindaco Miorandi, i loro assessori alle problematiche sociali, un consigliere di maggioranza ed uno di opposizione per consiglio comunale e assemblea della comunità, i dirigenti responsabili dei servizi ed i segretari generali di ognuno dei due enti.  Per il resto, il passaggio di competenze dirette dalla Provincia alla Comunità segna un cambiamento sostanziale: la Comunità gestirà i servizi secondo le proprie priorità partendo da un budget generale assegnato. Prima, operando in delega, gestiva ma dovendo ottenere il finanziamento di ogni singolo progetto da Trento.  Rispetto al comprensorio, avrà poi in più tutta la partita urbanistica, con il compito di stendere la programmazione territoriale intermedia (e quindi decidere su tutte le opere di valenza sovracomunale) ma anche di vagliare la programmazione urbanistica dei comuni: sarà una commissione della comunità, e non più provinciale, a dover approvare i Prg comunali.  Proprio elaborare piano urbanistico e piano sociale della Comunità - dice il presidente Bisoffi - sono ora i primi e più pressanti impegni sull'agenda della Comunità.













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