RIVA. Centinaia di rivani e di turisti curiosi hanno potuto assistere, per tutta la giornata di ieri, ad un'interessante «dimostrazione all'aperto» di restauro di una statua a cui tutta la città è affezionata da quasi trent'anni. Svuotata dagli operai comunali la graziosissima fontana ovale di piazza Garibaldi (che si trova proprio sotto le finestre della biblioteca civica), un'abile restauratrice del Consorzio Ars di Trento, su incarico del Comune, ha infatti provveduto a rimettere a nuovo – con sapienti colpi di spatola e di pennello - la cosiddetta “Sirenetta” dello scultore Aroldo Pignattari, incastonata dal 1986 tra dodici zampilli d'acqua, beatamente seduta su un bel sasso di granito e diventata uno dei simboli (assieme all'Anzolim della torre Apponale) della nostra località.

L'operazione di pulizia si è resa necessaria perché il bronzo di cui è fatta la Sirenetta (che l'artista Pignattari, a dire il vero, aveva battezzato “Mignon” in omaggio ai trascorsi goethiani sul Garda) si era con gli anni impregnato e ricoperto di calcare, a causa dell'incessante flusso d'acqua e degli schizzi. Il bel colore del bronzo era insomma stato coperto da una patina biancastra, esteticamente poco attraente. Aroldo Pignattari (1913-1999), professore d'arte di origine modenese, ma trapiantato a Riva nell'immediato dopoguerra, aveva realizzato la Sirenetta – che è forse la sua opera d'arte più conosciuta – nel 1985. L'ultima pulizia sistematica era avvenuta nel 2009, in corrispondenza dell'inaugurazione del nuovo arredo urbano di piazza Garibaldi, disegnato dall'architetto Winkler. Quindi per altri cinque anni la bella Sirenetta dei rivani godrà di ottima salute. (s.m.)