Riva: parcheggi blu fuorilegge? Forse sì

Le «Iene» riaccendono le speranze dei cittadini di non pagare la sosta


Matteo Cassol


RIVA. «Ma allora non devo più pagare il ticket!». È più o meno questa l'esclamazione che s'è alzata nelle case di molti rivani (nonché di molti trentini e moltissimi italiani) dopo aver visto il servizio mandato in onda l'altra sera dalla popolare trasmissione di Italia Uno "Le Iene", secondo il quale più o meno ogni area di sosta con linee blu nelle nostre città sarebbe illegale. Questo perché secondo l'articolo 7 comma 6 del Codice della Strada "le aree destinate al parcheggio devono essere ubicate fuori della carreggiata", mentre invece spesso risulterebbero all'interno.  Più di un lettore ci ha chiamato per capire se davvero avrebbe potuto smettere di inserire monete nel parchimetro presentando nel frattempo ricorso per le multe prese: ebbene, per gli utenti degli stalli rivani forse non c'è da cantare vittoria.  Il nocciolo sta nell'interpretazione del concetto di carreggiata, definita come "parte della strada destinata allo scorrimento dei veicoli; essa è composta da una o più corsie di marcia ed, in genere, è pavimentata e delimitata da strisce di margine". L'inviato dello show di Mediaset a un certo punto ha fatto intendere che per carreggiata si dovesse intendere lo spazio tra marciapiede e marciapiede: se così fosse, svariati parcheggi a pagamento rivani - su viale Martiri, via Bastione, viale Prati, viale San Francesco e altri ancora - sarebbero fuori norma; in realtà - pare di poter dire, attingendo a testi di scuola guida e dintorni - la fine della carreggiata coincide col marciapiede solo in assenza di strisce di margine bianche (o gialle in caso di corsie per mezzi pubblici). Anche secondo questa interpretazione più ristretta, in città come Milano - dove è stato girato il servizio - il problema resta eccome, mentre a Riva sembra che municipalità e Apm siano state un po' più accorte: tutte le piazzole blu segnalate prima, infatti, sono separate dalla corsia di marcia da una linea bianca tratteggiata.  Caso chiuso, quindi? Non proprio. In viale Lutti est, davanti al nuovo Poli e all'entrata principale del liceo, la linea bianca non c'è, quindi secondo l'interpretazione del Codice i parcheggi a pagamento risulterebbero sulla carreggiata e quindi illegali, mentre è davvero al limite la situazione ad esempio sulla laterale che congiunge viale San Francesco e viale della Liberazione, dove si nota a fatica un residuo di linea (peraltro continua, quindi non adatta alla situazione vista la sua invalicabilità) ormai quasi completamente scolorato.  Oltre a chi contesta i parcheggi "invadenti", c'è chi dubita che un'altra norma (l'articolo 7 comma 8, piuttosto vago) sia rispettata: "Qualora il comune (...) disponga l'installazione dei dispositivi di controllo di durata della sosta, su parte della stessa area o su altra parte nelle immediate vicinanze, deve riservare una adeguata area destinata a parcheggio rispettivamente senza custodia o senza dispositivi di controllo di durata della sosta". Il quesito è: la misera contropartita di parcheggi bianchi senza disco orario nel centro rivano, falcidiato da stalli blu e zone a tempo, può definirsi adeguata?

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