Riva: in via Pilati un altro edificio romano

Archeologi al lavoro all'interno del cantiere del complesso Pesarini



RIVA. Dopo tante scoperte importanti, da San Cassiamo alle Terme, nessuno più si meraviglia se a Riva del Garda viene riportato alla luce un altro brandello dell'insediamento di età romana che per secoli è rimasto sepolto sotto la città moderna. Fa comunque un certo effetto osservare gli archeologi al lavoro all'interno del cantiere del complesso Pesarini, in via Pilati, dove sono stati rinvenuti i resti di un altro edificio databile attorno al II-III secolo dopo Cristo. È troppo presto per dire a quale casistica appartenga il manufatto a forma di rettangolo, suddiviso in più vani perfettamente visibili, afferma il dottor Silvano Zamboni della Soprintendenza ai Beni Archeologici della Provincia, che segue lo scavo di via Pilati. «Siamo ancora ai primi strati e per adesso abbiamo trovato solo frammenti di tegole e di mattoni, nulla di particolarmente significativo. Andremo avanti fino alla metà di novembre e andando in profondità, fino ad arrivare ai pavimenti, scopriremo altri reperti che potranno dirci se i muri che ora vediamo emergere dalla terra erano parte di una casa d'abitazione o di un altro genere di edificio, magari legato in qualche modo alle terme poco distanti.» Nello scavo, oltre a un buco profondo tre metri aperto da una bomba caduta lì durante la guerra, si può osservare anche un muro di sassi molto grosso, esterno al perimetro dell'edificio rettangolare. Per capire la sua antica funzione è necessario aspettare l'avanzamento del lavoro degli archeologi, ribadisce il dottor Zamboni.  I resti ritrovati sotto il magazzino di Pesarini, demolito per far posto ad un complesso residenziale, si trovano, fa osservare l'archeologo della Soprintendenza provinciale, sull'asse che in epoca romana collegava il lago a Tenno, lungo il quale si trovavano gli insediamenti di S.Cassiano, quelli della Baltera e poi S.Martino.













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