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Rifugio Bindesi, domani l’«ultima cena»

La famiglia Cagol-Zanetti lascia la gestione dopo 26 anni. Fu anche il locale amato da Dellai e Pacher



TRENTO. Dopo 26 anni il rifugio Bindesi chiude. Anita Cagol e Lorenzo Zanetti, assieme al la figlia Lara, hanno deciso: lasciano la gestione che avevano iniziato nel 1988, e ora toccherà a qualcun altro proseguire l’attività. Così domani è l’ultimo giorno di apertura per il locale che da sempre riscuote un grande affetto da parte dei trentini, sia per la leggendaria cucina, sia per il posto, che garantisce una vista mozzafiato sulla città e la valle dell’Adige.

E va anche detto che la frequentazione dei Bindesi rappresenta anche una fetta di storia locale: qui Lorenzo Dellai usava radunare i suoi fedelissimi e i suoi alleati a cena, specie nelle lunghe serate preelettorali. Anche a Dellai, come ad Alberto Pacher, piacevano le caratteristiche del luogo: quelle naturali (una ripida salita per arrivarci da Villazzano, ma ripagata dalla visuale) e quelle culinarie: piatti di solito ispirati alla tradizione, ma con quel “quid” in più che li rende speciali (famoso ad esempio il galletto al Teroldego). E la famiglia Cagol - Zanetti ha sempre accolto tutti con il medesimo calore: gli ospiti illustri (ci cenò persino il Dalai Lama, ma anche attori e musicisti di fama, a Trento in tournée o per vacanza) come quelli sconosciuti, gli abituali e quelli arrivati per la prima volta, i trentini come gli “stranieri” (soprattutto lombardi e veneti, tra i molti affezionati).

Per ciascuno era un po’ come trovare una parte di “casa”. Ma ora Anita, Lara e Lorenzo non se la sentono di proseguire: la schiena di Anita sente il peso dei 26 anni passati in cucina (tanti quanti i giorni di ferie dal 1988 ad oggi) e così la famiglia lascia la gestione. La Sat, proprietaria del rifugio, indirà a giorni un bando di gara per affidare la nuova gestione. Nel frattempo il locale chiuderà per lavori di ristrutturazione.













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