Rifugi, lato B in pubblicità: e scoppia la polemica

La foto postata su Facebook dall’Associazione solleva commenti e critiche Civico (Pd) presenta un’interrogazione: «Mercificazione del corpo femminile»



TRENTO. Una bionda ragazza immortalata di schiena, mentre affacciata a un balcone scatta una foto alle montagne innevate. In bella mostra il suo lato B e addosso solo della biancheria intima. Didascalia della foto, postata a fine marzo su Facebook dall’Associazione Rifugi del Trentino: «I rifugi del Trentino offrono panorami mozzafiato!». Ma il fondoschiena della signorina non è piaciuto a tutti, anzi. Su Facebook - come spesso accade - si sono scatenati i commenti. E quelli femminili sono stati taglienti. Sara Filippi: «Che caduta in basso, anche voi con queste oggettivazioni della figura femminile, io abbandono questa pagina». Elisa Travaglia: «Una pagina che apprezzavo ogni giorno di più... ma questo post non ci voleva proprio». Marinella Scarico: «Potreste postare un miliardo di panorami del trentino invece che questo...». Qualcuno replica accusando di bigottismo e falsi moralismi. Risponde anche l’Associazione: «La nostra linea editoriale ha una direttrice molto precisa e tale rimarrà, questo non è nemmeno il lato B, ma la fotografia di un attimo colto in un rifugio sul quale confrontarci ironicamente con voi, parlandone, senza nasconderci, anzi mostrandoci!». Ma la foto è finita anche nel mirino del consigliere provinciale del Pd Mattia Civico: «L’immagine rappresenta l’ennesima mercificazione del corpo femminile a titolo pubblicitario». Civico ha presentato un’interrogazione al presidente Rossi e all’assessora Ferrari per sapere «quali iniziative l’assessorato alla Pari opportunità ha in atto per diffondere una cultura del rispetto delle donne e del loro corpo e se sia stata fatta richiesta all’Associazione Rifugi del Trentino di rimuovere la foto in oggetto». Foto che ieri non risultava più sul profilo Facebook.













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