Rifiuti, ministangata: 10% in più

Per le aziende l'aumento è del 12%. E a novembre cala la differenziata


Chiara Bert


TRENTO. Era stata annunciata ed è puntualmente arrivata. La mini-stangata sulla tariffa rifiuti porta con sé per il 2011 un aumento del 9,5% per le famiglie, tra i 18 e i 20 euro all'anno, e del 12% per le utenze non domestiche.Una famiglia media di 2-3 persone con un appartamento di 80 metri quadri, spenderà tra i 150 e i 200 euro all'anno. Andrà peggio per le aziende, con un aumento medio del 12%, «ma con un'alta variabilità», osserva l'assessore allo sviluppo economico Fabiano Condini. Dopo la prima tornata di tariffe (trasporto urbano, asili nido, impianti sportivi, noleggio sale pubbliche), ieri mattina - nell'ultima seduta dell'anno - la giunta comunale si è occupata di rifiuti. Il sindaco aveva annunciato che sarebbe stata probabilmente l'unica tariffa con aumenti superiori all'inflazione programmata. E così è stato. Gli ultimi aumenti consistenti risalgono al 2008, quando la tariffa aumentò del 4,3% per le utenze domestiche e del 6,8% per le non domestiche. Negli ultimi due anni il Comune si è limitato a ritocchi in linea con l'inflazione programmata, a fine 2008 dopo un lungo braccio di ferro con l'opposizione, che costrinse la giunta a ridurre gli aumenti. «Abbiamo versato a Dolomiti Energia 1,8 milioni di euro per tenere il più possibile ferma la tariffa - ricorda l'assessore all'ambiente Michelangelo Marchesi - ma i costi sono aumentati e la norma prevede che siano interamenti coperti dalla tariffa. In termini assoluti si tratta comunque di poco più di un euro al mese di aumento». «Trento è il capoluogo di provincia con la tariffa più bassa d'Italia», aggiunge Condini. Confermate tutte le agevolazioni, da quelle per chi fa il compostaggio domestico a quelle per i figli minori a carico. Tutto in attesa che, nel 2012, anche Trento passi alla tariffa puntuale, che farà pagare i cittadini in base alla quantità di rifiuti prodotti. Per due volte la Provincia ha fatto slittare l'obbligo del passaggio alla nuova tariffa, che necessita di un unico sistema di raccolta per tutta la città. Per questo l'amministrazione vuole prima che il porta a porta sia esteso anche al centro storico. «La tariffa puntuale presenta pro e contro - ammette Marchesi - sicuramente premia i cittadini virtuosi che fanno la differenziata, seppur con risparmi bassi, ma d'altra parte incentiva comportamenti scorretti come abbandoni e roghi di rifiuti, di chi non vuole pagare». Intanto, sul fronte della differenziata, va registrato un inatteso passo indietro a novembre: la percentuale si è fermata al 60,90%, un punto e mezzo sotto il 62,39% di ottobre, 60,99% di media annuale. «Difficile capire le ragioni - spiega Marchesi - anche l'anno scorso novembre era stato un mese anomalo, occorre valutare il trend. È comunque positiva la diminuzione dei rifiuti indifferenziati che finiscono in discarica, nei primi undici mesi dell'anno sono calati del 9,9%».Rincari in vista anche per acqua e fognature: l'aumento deciso ieri dal Comune si ferma all'1,80%, ma la tariffa salirà di qualche altro punto percentuale - annuncia il sindaco - per le spese legate al depuratore che sono di competenza della Provincia.

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