Regione Trentino Alto Adige, ecco chi ancora ci guadagna

Tra incarichi esterni e corsi di aggiornamento se ne vanno 113 mila euro


Robert Tosin


TRENTO. La Regione è una macchina amministrativa che per funzionare ha bisogno di una serie di servizi e spese inevitabili. Ha quindi un costo fisiologico, prima di tutto per pagare i 175 dipendenti che si dividono fra le sedi di Trento e Bolzano. Ha poi alcune - limitatissime in verità - competenze che anch'esse drenano denaro necessario allo svolgimento delle funzioni dettate dallo Statuto. Oltre alle spese correnti messe a bilancio c'è anche il capitolo delle consulenze proprio per rispondere a determinati incarichi di competenza regionale. Su questo fronte l'anno scorso sono stati sborsati oltre 113 mila euro a favore di professionisti esterni che si sono cimentati soprattutto in corsi di formazione a favore dei presidenti degli uffici elettorali, dato che una delle competenze rimaste alla Regione è quella di sovrintendere all'ordinamento delle elezioni comunali. Si tratta di somme di minima entità. Un'altra voce che costringe a decreti di incarico è quella legata all'attività dei giudici di pace, altro compito regionale. In tutto nel corso del 2010 sono stati firmati 32 incarichi esterni, quasi tutti a persone, pochissimi a società. Si tratta soprattutto di spese molto limitate, dalle poche centinaia di euro. Fanno eccezione tre incarichi all'Università per gli aggiornamenti dei giudici di pace (due da 19 mila euro e uno da 15 mila) e una consulenza a Thierry Bonfanti per 15.667 euro. Sempre nell'ottica del perseguimento dei suoi obiettivi istituzionali, la Regione è anche socia di alcune società pubbliche nelle quali, ovviamente, nomina i propri rappresentanti. Dovendosi occupare per Statuto di previdenza, Pensplan è la società interamente a suo carico. A rappresentarla il presidente e un consigliere: il primo intasca un compenso di 110 mila euro all'anno, il secondo di 15 mila euro (più i gettoni). C'è poi l'Autostrada del Brennero, di cui la Regione detiene un terzo delle azioni. Il presidente guadagna 100 mila euro, l'amministratore 140 mila, e i consiglieri 12 mila euro. Più i 300 euro di gettone di presenza. Meno remunerativi i posti nella Fiera di Bolzano, Mediocredito, Interbrennero e Trento Fiere. La Regione inoltre partecipa alle società Air Alps Aviation, Informatica trentina e Informatica Alto Adige.

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