Redditi, in giunta Olivi il Paperone

On line compensi e patrimoni. Il vicepresidente dichiara 187 mila euro. Borgonovo Re ultima con soli 41.352 euro


di Chiara Bert


TRENTO. La giunta provinciale vara un’operazione trasparenza per adeguarsi alla norma statale che obbliga le pubbliche amministrazioni a rendere facilmente accessibili on line ai cittadini informazioni e documenti. E in pieno scandalo vitalizi, l’esecutivo ha pensato di partire mettendo sul sito della Provincia (nella nuova sezione “Amministrazione trasparente”) compensi, redditi, patrimoni e rimborsi spese di presidente e assessori.

Indennità. Il presidente Ugo Rossi preferisce chiamarli «stipendi». E dunque il suo stipendio lordo al mese è di 15.225 euro (circa 8 mila euro netti), composti da 9.800 euro di indennità consiliare, più 4.725 euro di indennità di funzione (il 50% dell’indennità di un consigliere) e 700 euro di rimborso spese forfettario. In questo momento Rossi è anche presidente della Regione (lo sarà per metà legislatura) ma non percepisce indennità per questo incarico perché la legge regionale prevede il divieto di cumulo. La sua indennità resta comunque di 1.425 euro superiore al tetto di 13.800 euro fissato nel 2012 dal decreto Monti per i presidenti (della giunta e del consiglio): il consiglio si è adeguato, la giunta per ora no.

Già oggi gli assessori restano invece sotto la soglia: guadagnano infatti 13.335 euro lordi al mese (i 9.800 euro più 2.835 euro di indennità di funzione). Fa eccezione l’assessore agli enti locali Carlo Daldoss, che in quanto assessore tecnico si ferma a 11.688 euro, con un’indennità consiliare di 8.153 euro più l’indennità di funzione.

Redditi 2012. On line si trova da ieri anche la situazione reddituale e patrimoniale degli assessori (relative al 2012 e 2013). Partendo dalla testa della classifica, si scopre che il più ricco è il vicepresidente Alessandro Olivi del Pd (che nella scorsa legislatura era assessore all’industria e commercio): nel 2013 ha dichiarato un reddito complessivo di 187.071 euro. Nel 2012 aveva dichiarato 168.148 euro. Segue al secondo posto, con 163.586 euro, l’assessore alla cultura Tiziano Mellarini (Upt), anche lui già assessore nella passata legislatura (nel 2012 aveva dichiarato 164.438 euro). Nella sua dichiarazione Mellarini riporta anche investimenti per 20 mila euro alla Banca Popolare dell’Alto Adige e per 6 mila euro in Cct.

Sostanzialmente appaiato il collega di partito, l’assessore all’ambiente e infrastrutture Mauro Gilmozzi, con un reddito di 163.478 euro (164.845 euro nel 2012). Si piazza solo al quarto posto il governatore Ugo Rossi, che nella scorsa legislatura era assessore alla sanità e nel 2012 ha guadagnato 154.013 euro, un soffio sotto i 155.127 euro del 2011.

Scendendo nella classifica, troviamo l’assessore al turismo Michele Dallapiccola (Patt), il quale ha dichiarato 120.332 euro (erano 119.597 l’anno precedente) e anche l’acquisto di un’Audi A3, quindi l’assessora all’università e ricerca Sara Ferrari (Pd) con 115. 227 euro (116.533 euro nel 2011). In penultima posizione c’è il responsabile degli enti locali Carlo Daldoss: per lui un reddito di 102.896 euro, la proprietà di un immobile e 11 terreni a Vermiglio, il suo paese, di una Volvo XC60 e infine di 2214 azioni detenute nella Carosello Tonale spa Vermiglio e di 25 mila euro (il 50%) nella Lithos srl Dimaro. Ultima in classifica, staccatissima, l’assessora alla salute Donata Borgonovo Re (Pd), l’unica - insieme a Daldoss - che nel 2012 non era in consiglio provinciale: da ricercatrice universitaria, il suo reddito si ferma a 41.352 euro. Ha inoltre dichiarato azioni in Enel, Eni e Enel green power, 69 mila euro investiti in Btp, 10 mila in obbligazioni e altre quote in tre fondi etici.

Infine, per viaggi e missioni effettuati dal 10 novembre al 31 dicembre la giunta ha speso 8.234 euro.

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