Rapporto Istat: in Trentino pochi matrimoni, ma con più figli

Trentini a quota 524 mila. Riducono le spese ma sono soddisfatti


Chiara Bert


TRENTO. Ci sposiamo sempre meno ma facciamo più figli che nel resto d'Italia (1,58 la media per donna). Godiamo di buona salute, ma è alta l'incidenza di tumori, malattie respiratorie e allergie. L'annuario 2010 dell'Istat fotografa un Trentino soddisfatto nonostante la crisi economica che ha ridotto la spesa delle famiglie. La popolazione è a quota 524.826, l'8,7% sono stranieri. Oltre 800 pagine con decine di tabelle per tratteggiare il Belpaese attraverso i numeri. Popolazione. Al 31 dicembre 2009 la popolazione trentina ha raggiunto i 524.826 residenti contro i 519.800 dell'anno prima. Sono 4.700 i nuovi immigrati arrivati dall'estero, ora sono 46 mila in totale, l'8,7%: la maggior parte (18.502) viene dall'Europa centro-orientale, 11.533 dall'Ue, 7.491 dal Nord Africa e 3.106 dall'Amedica centro-meridionale. Siamo una popolazione che invecchia e questa non è una novità. L'età media è di 42,6 anni, gli over 65 sono il 19% della popolazione, mentre solo il 15% ha meno di 14 anni. Matrimoni e figli. Un dato incoraggiante arriva dalla natalità: la media è di 1,58 figli per donna (ci batte solo la val d'Aosta con 1,61), contro una media nazionale di 1,41 e di 1,46 al Nord. Si fanno figli ma ci si sposa poco: 3,3 matrimoni ogni mille abitanti contro i 4 della media italiana; nel 2009 sono stati 1.653 e le nozze celebrate con rito civile si avvicinano a quelle con rito religioso: 49,2% contro 50,8%. Istruzione. I laureati superano la media nazionale: sono l'11,6% contro il 10,9%. Il 26,6% della popolazione ha un diploma di scuola superiore, ma il Trentino svetta (confermandosi al primo posto) soprattutto per il dato sulla qualifica professionale: 14,5%, quasi il triplo della media nazionale. Salute. Il 79% della popolazione dichiara di essere in buona salute, un terzo dei trentini soffre però di almeno una malattia cronica. L'incidenza più alta riguarda le morti per tumore: 292,6 su 100 mila abitanti (la media nazionale è di 289, quella del Nord Italia di 322). Più alti che nel resto d'Italia anche i decessi a causa di malattie respiratorie, mentre sono sotto la media quelli per malattie infettive, cardiocircolatorie e per traumi. Abbiamo un alto tasso di allergie, ne soffre il 10% della popolazione; il 13% ha problemi di ipertensione e il 12,4% di artrosi e artrite. Stili di vita. Trentini tradizionalisti: il pasto principale per il 71% rimane il pranzo, la cena lo è per il 19%, meno che a livello nazionale. Nell'82% delle famiglie si fa una colazione adeguata, come raccomandano i nutrizionisti. Le leggi provinciali particolarmente restrittive sul fumo hanno prodotto il loro risultato: è schiavo della sigaretta il 17,9%, la percentuale più bassa d'Italia. Cultura e tempo libero. I trentini dichiarano di guardare molta televisione (91%), ma ascoltano anche molto la radio (64,5%, più che nel resto d'Italia dove la media si ferma al 59%). Il Trentino si conferma terra di grandi lettori: oltre due terzi leggono il quotidiano almeno una volta in settimana, il 50,3% legge libri. Oltre alla carta stampata amiamo però anche le tecnologie: alta la percentuale di chi usa il computer (57,6%), la metà della popolazione naviga in internet. Nell'ultimo anno il 47% è andato al cinema, il 35,6% ha visitato mostre o musei, il 21,6% è andato a teatro, il 34% a un concerto, il 28,6% a uno spettacolo sportivo. Nel tempo libero 3 trentini su 10 dichiarano di fare sport in modo continuativo. Si conferma alta la percentuale di chi svolge attività sociali: il 24% nel volontariato, il 23% in associazioni culturali, più di un terzo ha versato soldi ad un'associazione nel 2010. Situazione economica. Dal 2008 al 2009, in piena crisi economica, la spesa media mensile delle famiglie è calata di 330 euro, da 2.600 a 2.279 euro: invariata la spesa per gli alimentari, le famiglie riducono gli altri consumi. Tuttavia il 70% si dichiara complessivamente soddisfatto della propria situazione economica (ma anche delle relazioni familiari e di quelle con gli amici): un terzo dei cittadini afferma che nell'ultimo anno la sua situazione è peggiorata, ma il 71% dichiara di avere risorse economiche adeguate (contro il 55,3% della media nazionale), solo per il 2,2% le risorse sono insufficienti. Servizi. Trentino sempre leader per numero di sportelli bancari (10 ogni 10 mila abitanti), promosso da più dell'80% dei residenti il trasporto pubblico cittadino, meno i pullman e ancora meno i treni. Poche code all'anagrafe, all'Azienda sanitaria e anche alla posta - nonostante le proteste frequenti per i disservizi - i tempi di attesa allo sportello sono nettamente inferiori alla media.

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