Festival economia

Rampini: "I bancari non sanno cosa vendono"

Il giornalista: "Al risparmiatore italiano non è stato spiegato come sta cambiando la legislazione"



TRENTO. «Ci siamo scoperti fortemente vulnerabili alla malafinanza, ma gli stessi bancari agli sportelli non sanno cosa stanno vendendo. I veri responsabili sono ai vertici, sono loro che piazzano i titoli tossici». Lo ha detto il giornalista Federico Rampini, ospite dell'incontro "Banche: possiamo ancora fidarci?", organizzato nell'ambito del Festival dell'economia.

Rampini ha cercato di rispondere all'interrogativo riprendendo diversi spunti del suo ultimo libro, edito da Mondadori nel 2016. Marco Onado, docente del dipartimento di Finanza dell'Università Bocconi e moderatore per una mattinata, ha presentato il volume come «un manuale di sopravvivenza per i risparmiatori».

Uno dei problemi principali - è stato detto - è che al risparmiatore italiano non è stato spiegato come sta cambiando la legislazione, c'è quindi una rivoluzione normativa in atto che solo pochissimi riescono a cogliere. Questo perché non è stato cambiato il modello di sviluppo e si è lasciato spazio alla finanziarizzazione dell'economia: la finanza domina l'economia reale, non è al suo servizio e questa non è una situazione sana. Rampini ha portato come esempio globale Apple, che ormai è diventata una banca, mentre nella Silicon Valley americana si diventa ricchi tramite la quotazione in borsa, non più con le invenzioni.













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