rovereto

Raid vandalico contro le auto parcheggiate nel Lungo Leno

In azione un terzetto di vandali, bloccato un ventenne. Gli altri sono in fuga



ROVERETO. Forse l’unica vera motivazione è la noia, il desiderio di rompere la monotonia anche con gesti inconsulti e acefali. Non pare esserci altro dietro al raid vandalico interrotto la notte scorsa dall’intervento della pattuglia della polizia, che ha fermato un ventenne colto in flagrante a sfasciare il finestrino di un’auto in sosta. Gli altri due che erano con lui sono riusciti a scappare facendo perdere le proprie tracce, ma al commissariato contano di individuarli attraverso indgaini mirate.

L’allarme lo hanno dato per primi alcuni residenti del Condominio Europa, in via Lungo Leno Sinistro, svegliati attorno alle 2.30 del mattino dal rumore di vetri infranti. Alcuni si sono affacciati notando un terzetto di ragazzi intenti a sfondare, con sassi e mattoni trovati per strada, i vetri delle macchine parcheggiate. Il telefono del 113 è squillato più volte, raccogliendo diverse segnalazioni, tutte dello stesso tenore. A questo punto è stata inviata sul posto la pattuglia di servizio, che appena arrivata in via Lungo Leno ha illuminato con i fari un ragazzo intento a sfasciare un finestrino: gli agenti sono usciti e lo hanno bloccato, mentre gli altri due complici se la sono data a gambe. Il giovane fermato è stato accompagnato al commissariato di via Sighele e identificato. Si tratta di M.E., vent’anni, di origine marocchina, che non ha saputo dare spiegazioni sulla discutibile iniziativa presa assieme agli altri due ragazzi fuggiti. I rilievi della polizia contavano cinque auto danneggiate in via Lungo Leno Sinistro, ma al mattino in parecchi hanno trovato le proprie auto danneggiate, anche in zone diverse, seppure molto vicine al luogo del fermo. In particolare, i vandali si sono accaniti sulla fila di macchine in sosta in via Udine, nei pressi della piscina. Stando a quanto dicono alcuni danneggiati, dalle auto sono stati anche presi oggetti di medio valore (ad esempio navigatori satellitari, ma anche uno zaino scolastico), ritrovati poi lungo l’argine del torrente, a pochissima distanza dal luogo del furto. Data la scarsa probabilità che due gruppi di vandali si aggirino in contemporanea nella stessa zona della città alla stessa ora, la polizia ritiene che tutti i danni compiuti (una decina le auto colpite) siano ascrivibili al medesimo terzetto avvistato in via Lungo Leno. Ma il sospetto da solo non basta, per questo gli agenti del commissariato stanno ricostruendo i fatti per riuscire a trovare le evidenze per inchiodare i vandali alle loro responsabilità. Quanto ai complici, il giovane ha fatto dei nomi che però non hanno trovato riscontri. La polizia ritiene che il ventenne abbia fornito dei nomi falsi per sviare le indagini.

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