Raid anarchico, la rabbia di cittadini e negozianti. E in città si ripuliscono già i muri imbrattati
Commercianti già al lavoro: "Brutto segnale di impunità". Il sindaco Ianeselli: "Giusto evitare la guerriglia urbana, ma resta un enorme schifo. Arroganza verso tutta la comunità"
IL CORTEO. Mobilitazione per l'anarchico al 41bis
LE FOTO. Scritte su palazzi e vetrine in tutto il centro storico
TRENTO. “Piange il cuore a vedere piazza Pasi ridotta così, e il retro del Duomo riempito di scritte”. Nel freddo pungente del sabato mattina con il vento che non invita a fermarsi, i passanti commentano sconsolati di fronte al centro storico preso di mira dalla furia anarchica che ieri sera (20 gennaio) non ha risparmiato una sola via: scritte su muri, palazzi, vetrine dei negozi. Slogan contro il 41bis, a favore dell’anarchico Alfredo Cospito, contro lo Stato.
Una scena purtroppo già vista, ma che ogni volta lascia amarezza.
«Tanti dei manifestanti li conosciamo. Hanno spintonato chi passava per strada e giravano impuniti con le bombolette», commenta un commerciante.
Preferiscono non esporsi con nomi e cognomi per il timore di ritorsioni, ma i sentimenti sono unanimi, di rabbia e sdegno: «Fa strano non li abbiano fermati. Diamo un brutto segnale a tutti permettendo questo», commenta un altro negoziante.
Allo sdegno si è unito il sindaco Franco Ianeselli: «Imbrattato mezzo centro storico dal corteo degli "anarchici"», ha scritto in un post, «se è stata giusta la scelta di evitare il contatto fisico per non avere conseguenze peggiori, resta però un enorme schifo». «Che intendiamoci non è quello dei benpensanti, ma di chi crede si possano manifestare le proprie idee senza vandalizzare vetrine e palazzi storici, mostrando così arroganza e disprezzo per tutta la comunità». «Anche stavolta la città verrà ripulita. Dagli operai. Quelli veri però», la chiosa pungente del sindaco rivolta agli anarchici.
Di certo nessuno oggi ha perso tempo. Questa mattina, quando sono arrivati in negozio per alzare le saracinesche, in molti commercianti del centro hanno fotografato le loro vetrine riempite di scritte, qualcuno ha già chiamato degli addetti per ripulire. C.L.