Ragazza di Trento aggredita a RavennaPicchiato il marito, marocchino arrestato

Tre nordafricani, ha spiegato la ragazza, l'hanno avvicinata e palpeggiata tenendola ferma per il collo contro il muro del sottopassaggio della stazione, con l'intento di stuprarla. Poi hanno picchiato il marito, anche lui di 20 anni di Trento, arrivato per soccorrerla. Quindi, spaventati dalle urla dei passanti, i tre sono scappati via. Ma uno di loro è stato preso



RAVENNA. Una ragazza di Trento di 20 anni è stata vittima di un'aggressione a sfondo sessuale alla stazione ferroviaria di Ravenna da parte di tre stranieri. Un marocchino è stato arrestato poco dopo dalla polizia per violenza sessuale e anche per resistenza a pubblico ufficiale.

Sono in corso accertamenti per ricostruire l'esatta dinamica dell'aggressione e individuare tutti i responsabili. I tre nordafricani, ha spiegato la ragazza, l'hanno avvicinata e palpeggiata tenendola ferma per il collo contro il muro del sottopassaggio della stazione, con l'intento di stuprarla.

Poi hanno picchiato il marito, anche lui di 20 anni di Trento, arrivato per soccorrerla. Quindi, spaventati dalle urla dei passanti, i tre sono scappati via. Poco dopo, erano circa le 20.30, la polizia Ferroviaria di Ravenna grazie alle indicazioni della ragazza, ha bloccato il marocchino, 31 anni, presumibilmente ubriaco il quale ha anche tentato di colpire i poliziotti.

L'extracomunitario, su cui pendeva peraltro una ricerca per rifiuto di rinnovo di permesso di soggiorno legata a precedenti denunce, è stato arrestato. Ai due giovani (da un anno circa domiciliati a Ravenna), medicati in ospedale, sono state riscontrate varie lesioni per una prognosi di alcuni giorni. La ragazza - molto scossa dall'episodio, hanno riferito gli agenti - è stata dimessa solo in mattinata.

Secondo quanto ricostruito dalla Polfer, la coppia, appena arrivata a Ravenna con un treno da Bologna, ha imboccato il sottopassaggio che conduce verso il centro della città romagnola. La giovane si è attardata un poco, ed è stata avvicinata dai tre e bloccata.

Il marito, che si trovava più avanti, è allora tornato per aiutarla ma anche lui è stato bloccato e preso a calci e pugni.

A fare però fuggire i tre aggressori in diverse direzioni, sono state appunto le grida di alcuni passanti.













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