l’indagine nella scuola

Questionario shock: il 30 per cento degli studenti ha fatto uso di droga

TRENTO. Il 30 per cento degli studenti delle superiori in Trentino ha fatto uso di droga nello scorso anno scolastico. Il 36,5% dei ragazzi compresi tra i 15 e i 19 anni conosce almeno una persona...


di Lorenzo Di Domenico


TRENTO. Il 30 per cento degli studenti delle superiori in Trentino ha fatto uso di droga nello scorso anno scolastico. Il 36,5% dei ragazzi compresi tra i 15 e i 19 anni conosce almeno una persona che fa uso di droghe leggere, l’8,4% dichiara di conoscere persone che fanno uso di cocaina, il 5,9% asserisce di avere amici che usano l’ecstasy e il 4,4% fa invece riferimento all’eroina, infine il 4,1% parla di altre droghe. Questi sono alcuni dei dati raccolti nell’anno scolastico 2011- 2012 con un questionario rivolto a 1.500 studenti del primo e secondo anno delle scuole superiori del Trentino. Il questionario rientra in una delle dieci azioni per la promozione di stili di vita sani e responsabili, previste dal progetto «Libera scuola», nato su iniziativa del dipartimento antidroghe della presidenza del Consiglio dei Ministri e realizzato in provincia di Trento dal 2010 al 2012 grazie al sostegno dell’assessorato alle politiche sociali e alla salute con la collaborazione dell’associazione Edu.C re, della comunità di San Patrignanoe e del dipartimento di sociologia e ricerca sociale dell’università di Trento.

L’obiettivo era quello di discutere e riflettere con ragazzi compresi tra i 14 e 18 anni riguardo non solo il tema delle dipendenze, ma in generale a proposito di tutto ciò che di pericoloso e di dannoso è presente nel mondo dei giovani, cercando di indirizzarli verso uno stile di vita sano e all’insegna della legalità. Tutto ciò è avvenuto attraverso la scuola, considerata dagli ideatori del progetto luogo elettivo per crescere, visto che in tutti gli istituti, non solo in quelli coinvolti, si registrano problematiche legate alla scarsa consapevolezza dei rischi che si corrono rimanendo invischiati nelle dipendenze e alla scarsa conoscenza dei reali effetti di quest’ultime. Sono state quindi svolte numerose attività con il proposito di sensibilizzare i ragazzi verso questi temi, tra cui un cineforum di sensibilizzazione sulle dipendenze, una serie di incontri di prevenzione alle droghe, alcune visite alle comunità terapeutiche, incontri di prevenzione alcool e fumo e dei corsi di educazione alla legalità.

All’incontro finale erano presenti anche l’Assessore all’istruzione e allo sport Marta Dalmaso e l’Assessore alla salute e alle politiche sociali Ugo Rossi. Proprio quest’ultimo ha voluto sottolineare come «questa è stata l’occasione non solo di cogliere l’input del dipartimento politiche antidroga della Presidenza del Consiglio dei Ministri, ma anche di unire elementi legati sia a politiche sanitarie che a politiche sociali. Da un punto di vista di politiche sanitarie abbiamo compiuto un’opera di prevenzione, il modo migliore per produrre salute, dall’altro, per quanto riguarda i problemi sociali, abbiamo avuto un’occasione di rilevare il disagio presente nel complicato processo di comunicazione con gli adolescenti». Proprio con un pensiero sulle dipendenze ha voluto chiudere Rossi: «per quanto la nostra regione rientri nelle statistiche riguardo le dipendenze, sia a livello nazionale che europeo, dobbiamo sempre ricordare che non siamo di fronte a numeri ma a persone fisiche e a singoli con i loro relativi problemi».

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