Quel bacio tra Schützen che piace a gay e lesbiche

Campagna pubblicitaria «choc» per il lancio della settimana trentina contro l’omofobia. Imbarazzo di Pacher e Dorigatti, che però danno il via libera


di Luca Petermaier


TRENTO. I diretti protagonisti negano strenuamente, ma chi era presente all’incontro assicura che alla vista di quelle due immagini i portavoce di Pacher e Dorigatti siano sbiancati. Ma quali sono queste immagini tanto choccanti? Vi sono ritratti due uomini vestiti con abiti tradizionali di montagna - due “quasi Schützen” potremmo definirli - che si baciano. L’altra immagine è il corrispondente della prima, ma rivolta al femminile: a baciarsi sono due donne, sempre ritratte nei loro abiti tipici dell’iconografia montanara. Sono queste le due immagini “forti” della campagna di lancio della giornata contro l’omofobia che verrà presentata lunedì nel corso di una conferenza stampa i cui contenuti sono ancora in fase di definizione. In realtà la giornata - il 17 maggio - in Trentino sarà solo l’occasione per discutere e dibattere di omofobia per tutta la settimana. Sette giorni di appuntamenti, cinema, teatro, approfondimenti con l’unico scopo di sensibilizzare l’opinione pubblica rispetto ad un tema - l’omofobia appunto - forse ancora troppo sottovalutato.

Il “bacio proibito” tra i due montanari-Schützen è ritratto in alcune “blindatissime” foto distribuite a pochissime persone (oltre agli uffici di Provincia, Comune e Consiglio provinciale anche al Forum per la pace), ma chi ha avuto modo di vederlo ne parla come di una immagine piuttosto forte e certo non usuale ma tutto sommato adeguata al messaggio che con essa si intende lanciare. Un bacio che ora è al vaglio degli uffici di Pacher e Dorigatti che ne hanno discusso nei giorni scorsi con i rappresentanti trentini di Arcigay e Arcilesbica. L’obiettivo comune è quello di non fermare la campagna pubblicitaria solo all’immagine iconografica del montanaro, ma di cercare di andare oltre e coinvolgere altri mondi per evitare che quel bacio possa apparire come un attacco a chi, in quella iconografia tradizionale, si riconosce.

Le due foto sono, in realtà, solo il tassello finale di un lungo lavoro preparatorio per la settimana contro l’omofobia. L’iniziativa si inserisce in quel lavoro di discussione e confronto che il consiglio provinciale sta svolgendo attorno ai due disegni di legge contro l’omofobia, provvedimenti nati per stimolo delle due associazioni trentine Arcigay e Arcilesbica che in poche settimane - con l’iniziativa “Firmalove” - hanno raccolto migliaia di firme a sostegno del disegni di legge di iniziativa popolare che punta a dotare il Trentino di un sistema normativo avanzato di tutele delle diversità di sesso rispetto alle discriminazioni. Il lavoro in commissione sta proseguendo.

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