la storia

Pullman senza controllo «salvato» da tre ragazzi

L’incidente di sabato a Feltre avrebbe potuto avere conseguenze più gravi. Ma i giovani si sono accorti del malore dell’autista e hanno fermato il mezzo



TRENTO. Sono stati tre ragazzi di nemmeno diciotto anni (due sono del 1997 e uno del 1998), tre amici di Fonzaso (Feltre) ma di origine straniera, a salvare loro stessi e anche tre ragazze a bordo della stessa corriera sabato sera da un incidente stradale che avrebbe potuto avere peggiori conseguenze di quelle che si sono verificate.

Sabato sera Youness Guassab, Hicham Haddaji e Nabil Fent - questi i loro nomi - decidono di andare a fare un giro a Feltre prendendo il pullman. Seduti nella prima fila del bus della Trentino Trasporti si accorgono che l'autista, mentre è al volante, ha un malore e sviene. Il mezzo, sul quale viaggiano in sei, inizia a sbandare paurosamente mentre sta imboccando la Culiada, proveniente da Fiera di Primiero verso Feltre.

I tre amici sono saliti alle 18.15 a Fonzaso, Nabil è seduto dietro all'autista, mentre sull'altro lato hanno preso posto Youness e Hicham, che in un primo momento pensano che la corriera abbia fatto zig zag per evitare qualcosa, una buca o un riccio (è appena passata Santa Lucia quando si sposta a sinistra e poi a destra). Ma il conducente si è accasciato sul volante, ormai privo di sensi.

E i due ragazzi sulla destra che lo vedono bene sono i primi a capire che il mezzo è totalmente fuori controllo. E intervengono, scattando in piedi e buttandosi verso di lui. Il più giovane, Youness Guassab, diciassettenne marocchino di nascita che vive a Fonzaso, scuote l'autista per provare a rianimarlo, ma nulla.

Fondamentale è intervenire sul veicolo, prima che sia troppo tardi: Hicham Haddaji cerca di capire quale sia il pulsante del freno a mano. Intanto vedono la corriera spostarsi nella corsia sinistra, da dove sta sopraggiungendo una macchina.

Però i ragazzi non si fanno prendere dal panico. Afferrano il volante e sterzano sulla destra per rimettere dritta la corriera, ma nel raddrizzarla, questa scivola dall'altra parte ed esce di strada colpendo un albero con il muso. Poi Youness, Hicham e Nabil sbloccano la porta posteriore, la aprono e fanno uscire le tre ragazze che erano sedute dietro.

Sono doloranti, pieni di botte e con qualche ferita, ma hanno evitato il peggio: «Avevamo poco tempo per pensare, ma siamo stati calmi», dice Youness Guassab. «Ci siamo trovati con l'autista svenuto, la corriera che sbandava e subito il mio amico seduto alla mia destra e io ci siamo alzati, provando a rianimare l'autista, ma niente. Dall'altra parte della strada stava arrivando una Volkswagen Polo nera, che andava abbastanza veloce, allora abbiamo preso il volante e sterzato per raddrizzare la corriera, la Polo è passata e ho avuto appena il tempo di alzare il volto che ci siamo schiantati.

Abbiamo pensato che fosse meglio andare contro l'albero piuttosto che fare un mega incidente e coinvolgere altre macchine. Mi sono detto “o moriamo o facciamo qualcosa”».

Ieri mattina Youness Guassab e Hicham Haddaji sono tornati in ospedale per farsi dare un'occhiata dai medici dopo aver sentito qualche dolore nella giornata di domenica, ma stanno bene, grazie al loro sangue freddo.

Hicham ha quattro punti di sutura e il collo bloccato, dolori al fianco, alla spalla destra e mal di schiena, «però quando siamo scesi, ci siamo ritenuti fortunati di essere ancora vivi». Lieto fine e grandi lodi ai ragazzi eroi.













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