Prostituzione, in arresto due cinesi

Operazione della Squadra Mobile di Trento: centinaia di clienti



TRENTO. Un uomo e una donna cinesi, residenti a Verona, sono stati arrestati dalla Squadra mobile di Trento con l'accusa di sfruttamento della prostituzione. Dalle indagini sarebbe emerso che la coppia asiatica controllava due connazionali che si prostituivano in un appartamento del centro storico di Trento.

Sarebbero centinaia i clienti delle due ragazze che consegnavano alla coppia residente a Verona i 70% degli incassi.

Gli arrestati sono Xia Weiyin, di 41 anni, e Sun Qilian, 53 anni, con regolare permesso di soggiorno, raggiunti da ordinanze di custodia cautelare emesse dal gip di Trento Michele Maria Benini. La coppia deve rispondere di sfruttamento e favoreggiamento della prostituzione e di reati in materia di immigrazione clandestina.

Da quanto accertato dalla polizia, i due avevano allestito in un appartamento preso in affitto in via Dogana, a Trento, vicino alla stazione ferroviaria, un centro massaggi thailandesi, denominato Tian Shi. Nei locali, ha scoperto la squadra mobile dopo due mesi di indagini, in realtà venivano offerte prestazioni sessuali a pagamento da due giovani cinesi, una delle quali fatta arrivare clandestinamente in Italia.

Le "massaggiatrici" - ha accertato la polizia - venivano gestite dalla donna, mentre il compagno ne curava l'approvvigionamento. I clienti, 150 accertati tutti italiani fra i 30 e i 50 anni, pagavano cifre variabili fra i 30 e i 70 euro. Chi voleva poteva ottenere regolare fattura. Il giro di affari raggiungeva i 100 mila euro all'anno.













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