rovereto

Profughi, scoppia il caso prostituzione

Tre donne allontanate e portate a Trento. Verifiche delle forze dell’ordine sul possibile sfruttamento delle giovani


di Giancarlo Rudari


ROVERETO. Scoppia il caso prostituzione al centro di accoglienza profughi di Marco. Ufficialmente tre donne sono state allontanate per essere portate a Trento per «problemi di compatibilità relazione» (in sostanza continuavano a litigare), più verosimilmente perché coinvolte (ancora da verificare a quale titolo) in un giro di prostituzione. Il caso, del quale è venuto a conoscenza il consigliere comunale della Lega Nord Willi Angeli, sarebbe scoppiato qualche giorno fa e i responsabili di Cinformi, che gestisce la struttura di accoglienza di Marco, sono corsi subito ai ripari in via precauzionale per evitare ulteriori tensioni.

Ma cosa è successo esattamente a Marco? Le giovani allontanate e trasferite a Trento si prostituivano? Lo facevano all’interno con gli ospiti (i maschi sono rimasti pochissimi visto che ora Marco ospita prevalentemente famiglie e ragazze) oppure uscivano la sera per mettersi in strada in zona industriale a Rovereto?

«A quanto mi risulta - afferma Andrea Cagol di Cinformi - tre donne sono state allontanate per litigi, per problemi di compatibilità relazionale. Casi di prostituzione all’interno della struttura o di ospiti che esercitano in strada? Non mi risulta anche se potenzialmente non si possono escludere problemi di sfruttamento della tratta di immigrati. Non sono a conoscenza di casi conclamati e l’allontanamento delle tre donne è avvenuto a livello preventivo e precauzionale per evitare tensioni o situazioni spiacevoli».

Problemi di relazioni fra immigrati provenienti dallo stesso paese africano o di etnie diverse possono essere all’ordine del giorno. E questo ci sta. Ma l’allontanamento potrebbe invece essersi reso necessario per un fatto ben più grave, perché le tre donne (o almeno qualcuna di loro) pare sia realmente vittima della tratta delle prostitute gestita da organizzazioni criminali.

E proprio su questo aspetto sono in corso verifiche da parte delle forze dell’ordine per accertare eventuali coinvolgimenti di ospiti del centro di accoglienza di Marco in un giro di prostituzione. Ipotesi assolutamente da non escludere considerato che tante giovani pagano il “viaggio della speranza” dall’Africa convinte di trovare un lavoro in Italia salvo poi finire in mano agli sfruttatori. E questo pare sia successo per almeno una delle donne trasferite a Trento. Una vicenda sulla quale le forze sono al lavoro per individuare eventuali sfruttatori di una rete che potrebbe coinvolgere allargarsi al di fuori dei confini del Trentino.

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