Profughi pakistani, Fugatti prende tempo 

Il sindaco: continuiamo da ospitarli. Il presidente: «Prima verifichiamo chi sono. Non possiamo rischiare che vengano tutti qui»



TRENTO. Quaranta profughi pakistani che, se non si decide in fretta, da venerdì rischiano di restare senza un tetto. Del loro destino si è discusso ieri a lungo durante il Comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica che era stata convocato su richiesta del nuovo presidente della Provincia Maurizio Fugatti per discutere del degrado di piazza Santa Maria Maggiore e piazza Dante. Durante la riunione si è parlato anche della condizione dei profughi che sono arrivati via terra e dunque non fanno parte del programma Sprar. Finora erano ospiti alla residenza Fersina. Il Comune pagava i loro pasti e la Provincia forniva l’ospitalità. Ma adesso il presidente Fugatti ha deciso di vederci chiaro e ha bloccato tutto. Ieri alla riunione il sindaco di Trento Alessandro Andreatta ha spiegato che è interesse della città continuare a dare ospitalità a questi profughi: «Sono persone arrivate via terra che non beneficiano di alcun programma di accoglienza. Qualcuno ha chiesto lo status di rifugiato, altri no. Altri ancora ci hanno già provato in Svezia o Germania e sono arrivati qui in seguito a dei rifiuti. Noi abbiamo pagato i pasti e abbiamo chiesto alla Provincia di sistemarli. Era stato trovato posto alla residenza Fersina, ma ora è stato deciso questo stop. Noi abbiamo fatto presente durante la riunione che è molto meglio dare ospitalità a queste persone e tenerle in un luogo sorvegliato piuttosto che vaghino per la città dormendo all’aperto e dando anche la sensazione di insicurezza. Per questo abbiamo chiesto che si continui ad ospitarli».

Dal canto suo, Fugatti, ha preso tempo e ha adottato una posizione prudente: «Prima di decidere voglio capire chi sono queste persone, se sono clandestini o richiedenti asilo e per quale motivo sono arrivati fino in Trentino. Quello che vorrei evitare è che qui arrivino perché sanno che ospitiamo tutti. Per questo dobbiamo verificare la loro posizione. Prenderemo una decisione nei prossimi giorni, naturalmente nel rispetto delle normative. Stiamo verificando la loro posizione giuridica. Il nostro timore è che se accogliamo in questo modo, senza verificare attentamente i requisti dei richiedenti, si alimenti il rischio di arrivi incontrollati ed irregolari. Di qui la richiesta agli organismi preposti di fornirci ulteriori informazioni circa lo status delle persone che hanno usufruito del progetto promosso dall'amministrazione comunale. Attendiamo quindi queste verifiche prima di prendere una decisione in merito all'utilizzo della struttura di via Fersina».

Dai banchi dell’opposizione in Copmune, i 5 Stelle, per bocca di Andrea Maschio, però incalzano: «Inaccettabile la decisione presa da Fugatti. E’ impensabile preferire che i migranti siano costretti a vagabondare in città invece di sapere dove sono, cosa fanno e dove dormono».













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