Primavera in ritardo, gli asparagi soffrono

Zambana, grosse difficoltà per gli agricoltori a causa delle condizioni meteo Produzione in calo: «C’è il rischio che finiscano sul mercato prodotti non nostri»


di Carlo Bridi


ZAMBANA. La produzione del famoso “asparago di Zambana” quest’anno sarà ancora inferiore a quella dello scorso anno che già era calata del 10 per cento sul 2011. Ma non solo, il cattivo tempo ha di fatto ritardato di 15-20 giorni l’inizio del raccolto, accorciando così la stagione dei raccolti con una riduzione della produzione come conseguenza.

Ad affermarlo è  Remigio Caset, uno dei nove soci rimasti ad Asta,  l’associazione  costituita dal Stefano Gasperi della Confederazione Italiana Coltivatori della quale il Caset è stato uno dei soci fondatori, assieme a una decina di soci nell’anno 1996.

«Quelli che avevano coperto le file con un telo di nailon trasparente, prosegue Caset, hanno avuto la possibilità di iniziare anche quest’anno la raccolta a marzo, quando i prezzi sono ancora molto alti, ma la produzione di marzo di quest’anno è stata un quinto rispetto a quella dello scorso anno. L’anno scorso avevamo raccolto circa il 5 per cento del totale a marzo e quest’anno l’1 per cento... Ad aprile, quando il mercato è ancora buono lo scorso anno avevamo commercializzato circa il 75 per cento del prodotto, quest’anno se tutto andrà bene potremo arrivare a non oltre il 45 per cento.  Questo comporta dei problemi per proseguire con una coltivazione che già è molto impegnativa per il produttore. Certo, prosegue Caset, in mancanza della nostra produzione che, precisa viene venduta solamente con il marchio Asta, c’è il rischio che per asparago di Zambana venga venduto un prodotto che  con l’asparago bianco di Zambana non ha nulla a che vedere. Per questo lanciamo un appello ai consumatori: se volete l’asparago di Zambana che è dimostrato essere di una qualità eccelsa, ben diversa da quelli che crescono in altre zone, dovete esigere che vi venga venduto il mazzo di asparagi con il marchio Asta» raccomanda Caset.

E i prezzi? All’ingrosso in questo momento vengono venduti sui 5-6 euro, ma la maggior parte va direttamente al consumatore finale per cui si realizza un po’ di più. «Appena l’altro ieri è partito il primo carico di 30 chilogrammi che ieri mattina è finito sul mercato di Bolzano, ma sono i primi» spiega ancora l’agricoltore.

Ma quant’è la produzione dell’asparago di Zambana? «Saremo sui 600 quintali - afferma Caset - e la metà viene commercializzata con il marchio Asta dalla nostra associazione, mentre gli altri sono prodotti da coltivatori, che commercializzano direttamente o tramite la loro cooperativa Cinque Comuni la produzione».

Tecnicamente questo ritardo è dovuto al mancato riscaldamento del terreno: il “turone” impiega una settimana per crescere per la temperatura troppo bassa, e per l’eccesso di piogge, certo è che se il clima non cambia in fretta per noi la produzione rischia di essere compromessa anche perché poi a maggio quando farà molto caldo né la quantità né i prezzi saranno quelli attuali» conclude Caset.

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