Preferenze “rosa”, arriva il primo sì

Via libera dalla Prima commissione alla riforma della legge elettorale, ma l’opposizione annuncia ostruzionismo in aula



TRENTO. La proposta delle “quote rosa” obbligatorie nell’urna ha incassato ieri l’iniziale via libera del Consiglio provinciale nonostante la dura opposizione di Lega e Pdl. La Prima commissione ha infatti approvato il testo unificato dei disegni di legge 114 proposta da Cogo (Pd), Ferrari (Pd) e Dominici (Patt) e 345 di Bombarda (Verdi), che modifica la legge elettorale provinciale in tema di parità di genere. Il provvedimento è passato con tre voti a favore (Anderle dell’Upt, Dallapiccola del Patt e Cogo del Pd), due contrari (Borga del Pdl e Savoi della Lega) e un astenuto, Firmani dell’Idv che in precedenza aveva però bocciato i singoli articoli. La commissione ha poi approvato rapidamente con gli stessi voti anche il secondo disegno di legge dedicato all’argomento, questa volta per iniziativa di Franca Penasa del gruppo misto (ieri assente), il cui contenuto è molto simile al primo. Oltre a quanto previsto dal testo di Cogo, quello di Penasa stabilisce anche che nella comunicazione politica radiotelevisiva e pubblicitaria in campagna elettorale sia garantito il rispetto della partecipazione attività della presenza femminile nella misura del 50%.

La principale novità introdotta dal dispositivo, formato da cinque norme, consiste nella riduzione delle preferenze da tre a due, la seconda delle quali, se espressa dagli elettori, dev’essere accordata a un candidato di genere diverso dal primo. Diversamente, la seconda preferenza sarà inefficace. Ora, per trasformare il testo in legge serve il secondo e decisivo esame del Consiglio provinciale, che i capigruppo potrebbero prevedere in settembre. Ma anche se ciò avvenisse le opposizioni hanno annunciato il massimo ostruzionismo possibile.

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