Ponte Regio, gli esercenti: «No ai parcheggi blu»

Gli operatori del centro commerciale bocciano il progetto del Comune e per protesta minacciano di restituire al Municipio le loro licenze


di Roberto Gerola


PERGINE. Contestata l’ipotesi di trasformare “a pagamento” i posti auto pubblici nel piazzale del centro commerciale “Ponte Regio” sulla destra Fersina. Una dura presa di posizione in tal senso è venuta l’altra sera nel corso della riunione tra commercianti e proprietari di attività, di studi professionali ed altre realtà economiche. In sostanza, l’amministrazione comunale di Pergine ha espresso recentemente l’intenzione di disciplinare i parcheggi pubblici (una cinquantina) con parchimetri a pagamento per poi darli in gestione a Trentino Mobilità spa.

Nel corso della riunione, l’opposizione a questo paventato provvedimento è stata unanime. Anzi, è stata espressa anche la “minaccia” di riconsegnare le licenze di commercio. Quanto meno, sarà inviata una lettera al sindaco per avere un incontro in tempi brevi nel corso del quale si intendono illustrare le motivazioni in base alle quale si contestano gli eventuali parcheggi blu appunto a pagamento.

Il piazzale antistante i quattro blocchi che ospitano le attività commerciali e gli studi professionali insieme ad altre attività di vario genere, è sostanzialmente diviso, nel senso della lunghezza, da un’aiuola lunga e stretta che divide lo spazio in parcheggi pubblici e parcheggi privati. Quelli pubblici, sono una cinquantina appunto, si trovano tra la strada provinciale del Doss della Roda e l’aiuola e sono i primi cui si accede entrando. Quelli privati sono invece tra gli edifici e l’aiuola quindi interni rispetto al piazzale. Molte attività, ma non tutte, hanno propri parcheggi con il segnale “riservato ai clienti” (e segue il nome del negozio). C’è chi come il “Punto Verde” ha addirittura una stanga per chiudere gli spazi quando il negozio è chiuso. Il centro commerciale “Ponte Regio” a differenza del vicino Shop Center Valsugana nei giorni festivi (con le domeniche) applica l’orario di chiusura.

Alla riunione hanno presenziato una trentina di interessati, molti dei quali con delega tanto da raggiungere la settantina di proprietari-commercianti. I parcheggi blu sono contestati principalmente perché sono visti come una limitazione alla permanenza dei clienti nei negozi. In sostanza c’è la crisi economica e far pagare i parcheggi è visto come un aspetto negativo all’attività commerciale. La riunione è durata un paio d’ore e non sono mancati interventi polemici. Al termine comunque, c’è stata un’intesa unanime nell’inviare al sindaco Corradi una formale richiesta di incontro. La lettera sarà inviata quanto prima e contiene appunto la richiesta di incontro più presto possibile.

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