Piscina, il rincaro fa infuriare le società

L’aumento delle tariffe deciso da Asis mette in difficoltà le società


Daniele Loss


TRENTO. L'Asis aumenta le tariffe e mette in croce le quattro società natatorie cittadine che non ci stanno. Rari Nantes Trento, Buonconsiglio Nuoto, Csi Trento Nuoto e Nuotatori Trentini si coalizzano e dicono "no" all'aumento delle tariffe imposto. Nei giorni scorsi i rappresentanti dei quattro sodalizi si sono seduti attorno ad un tavolo e, assieme al presidente della Fin Trentino Mario Pontalti, hanno discusso. E promettono battaglia.

Il nocciolo della questione? L'aumento dei costi di affitto degli spazi acqua nelle piscine cittadine, per una cifra complessiva che oscilla tra i 10mila e i 14mila euro, variabile ovviamente a seconda del numero di attività di ogni società. Oltre all'aumento del costo dell'abbonamento atleti, verrà infatti introdotta una nuova tariffa di 1,50 euro più iva per l'utilizzo di ogni singola corsia per l'attività agonistica e una tariffa di 2 euro più iva per l'attività svolta in orario di chiusura al pubblico. Spese impreviste che le società saranno costrette a sostenere sino al 31 agosto 2012.

«Il problema - spiega il presidente di Fin Trentino Mario Pontalti - risiede sostanzialmente nelle divergenze tra la programmazione di bilancio di Asis e quella delle società sportive. La prima segue un calendario temporale annuo, la seconda è invece in linea con l'anno sportivo e va da settembre sino a fine agosto. La previsione di spesa dei club, quindi, per la stagione in corso e i contributi da richiedere ad atleti e famiglie per l'attività sportiva, erano stati fissati a settembre 2011, quando ancora non c'era sentore di aumenti. Ora, invece, è tutto da rifare e l'aumento dei costi si ripercuoterà interamente sulle famiglie».

«Ci sono stati degli incontri con l'assessore comunale allo sport Paolo Castelli - aggiunge Alberto Bianchini, presidente del Csi Trento Nuoto - ma nessuno li ha mai ritenuti definitivi: non c'è stata alcuna decisione e nessun dirigente delle società sportive avrebbe mai approvato un aumento tale. Contesto inoltre la forma dell'applicazione di queste nuove tariffe, sulla base di incontri meramente preparatori e senza alcuna possibilità di incidere sulle decisioni finali».













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