«Piovono» pietre sull’orto, il sindaco lo fa chiudere

Romeno, tutta colpa del sentiero che porta a San Romedio I proprietari esclusi dal fondo: «Danneggiati e ora beffati»


di Giacomo Eccher


ROMENO. Beffata e bastonata. Si sente così la signora Alessandra Paternoster, di Sanzeno, che a seguito dei un'ordinanza del sindaco di Romeno, Lorenzo Widmann, per tre mesi (in pratica tutta l'estate), non può entrare nel suo orto all'imbocco della valle di San Romedio. Il motivo? Un sasso, piovuto dalla roccia soprastante dove transita abbarbicato il sentiero nella roccia che dal museo Retico porta a San Romedio, ha colpito il marito della signora, Luigi Anzelini, mentre era intendo a lavorare la terra.

«Fortunatamente solo ad un braccio, ma per noi da quando è stato aperto quel sentiero è una tragedia ogni estate», afferma la donna mostrando un mucchio di sassi . Martedì nel tardo pomeriggio, si è è recata come ogni giorno nell'orto ed ha trovato fissata sul cancello d'ingresso l'ordinanza. «Almeno potevano avvisarmi».Per capirne di più bisogna fare un passo indietro di sette anni, all'estate 2005 quando è stato aperto il primo tratto del sentiero nella roccia dal Museo retico fino all'altezza dell'ottava Stazione della Via Crucis che si snoda per la valle. L'anno dopo il completamento, a cura dei comuni di Sanzeno e Romeno (competente quest'ultimo per gran parte del tragitto) fino alla dodicesima Stazione, poco prima della salita finale all'eremo. Il sentiero nella roccia, spettacolare ed ardito, nella prima parte (la più alta), sormonta alcune proprietà private, il maso Bertagnolli e nella parte terminale la pf 770 in cc Salter Malgolo di 1694 mq. Qui da sempre la famiglia Paternoster (ora Anzelini) coltiva un orto e possiede una legnaia per ricovero attrezzi su cui da quando è stato aperto il sentiero, piovono sassi, con una certa frequenza. «Lo abbiamo segnalato da anni in tutte le sedi ma nulla, le amministrazioni se ne lavano le mani, e noi subiamo il danno, il pericolo ed ora anche la beffa», afferma la signora. A far scattare l'ordinanza del sindaco Widmann è stata la segnalazione che la stessa proprietà del fondo ha fatto ai Carabinieri chiedendo il loro intervento dopo che un sasso caduta ha ferito Luigi Anzelini ad un braccio. «Siamo esasperati, non ne possiamo più di una situazione che ci hanno imposto sopra la testa: mi chiedo con quale criterio chi ha progettato l'opera alla fine l'ha collaudata senza tener conto degli effetto collaterali alle proprietà preesistenti». Sul sentiero nella roccia passano adulti e ragazzi, e non tutti sono consapevoli dei pericoli causati da un sasso buttano nel vuoto «Tempo fa una scolaresca in gita si è bellamente divertita a bombardarci con i sassi». Il comune di Romeno ha intanto incaricato un geologo (Lino Berti) di effettuare un sopralluogo ed attende una relazione tecnica.

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