«PierA», sperimentare dentro a un garage 

Cristo Re. In via Lavisotto il progetto de “Il Funambolo”: «In città mancava uno spazio innovativo per le arti, dai laboratori di cartapesta ai collage d’artista». Si parte con alcune mostre



Trento. Non poteva che essere in un garage (diversamente in una cantina) lo spazio PierA, con la “A” maiuscola, inaugurato l’altra sera a Cristo Re, in via Lavisotto, al civico numero 9. Perché è per statuto underground, in qualche maniera sotterraneo, come da tradizione, conferma Stefania Segatta che fa parte di quei gruppi, il collettivo “il Funambolo”, “Gli informali” e il “Bro-ma” (che si occupa di insegnamento delle lingue), che lo gestiscono.

“Mancava in città uno spazio per la sperimentazione artistica e visiva, innovativo, per sua natura ibrido, non convenzionale, con particolare attenzione a quanto c’è di manuale, dai laboratori di cartapesta ai collage d’artista, solo per fare un paio d’esempi”, riflette. Già il nome mischia tanto. Perché Piera, viene specificato dai promotori, può intendersi come pietra, in dialetto, oppure figura popolana, umana e mitologica, massiccia, dedita all’ospitalità o, ancora, rebus di gran successo della Settimana enigmistica. E altro ancora.

“PierA nasce un po’ per gioco ma anche dall’esigenza di creare qualcosa di bello – aggiungono Guido Laino e Marco Brogiato – Sperimentare, scoprire e conoscere, per divertirsi e crescere, considerando l’arte e la cultura come componenti imprescindibili per il proprio benessere e per la rigenerazione sociale e urbana”.

Per ora, dentro il garage di PierA a Cristo Re, sono allestite alcune piccole mostre del bolzanino Mike Fedrizzi e di Martino Zulian, roveretano. Ovviamente che sperimentano a modo loro, usando tecniche e materiali i più diversi. Inoltre, un’installazione “sonora da bagno”, proprio così, “Fly me to the moon”, di Marta Marchi, in collaborazione con Sanbaradio, la radio universitaria. In programma, da qui a poco, laboratori di cartapesta, specialmente per bambini, di scrittura, fotografia e video making. “Certo, il nostro è un progetto ambizioso – sottolinea Stefania Segatta – che nasce con l’intenzione, anche, di poter coinvolgere nelle nostre iniziative la popolazione del quartiere. Siamo aperti a tutta la cittadinanza, va specificato”.

Per far conoscere ancora di più quanto bolle in pentola e ciò che è già previsto c’è la pagina facebookSpazioPiera. Se no basta telefonare al cellulare 3473537792. Il neon di PierA, che individua dalla strada lo spazio-garage, si accenderà ogni fine settimana, il sabato e la domenica, dal pomeriggio alle sera. Almeno per adesso, poi si vedrà. PA.PI.

©RIPRODUZIONE RISERVATA.













Scuola & Ricerca

In primo piano